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iachiniok Da anni la Tercoop gestisce i parcheggi a pagamento senza la possibilità di coprire tutti i costi di gestione. Con questi presupposti la situazione finanziaria della cooperativa sociale è peggiorata con il passare del tempo e la lunga proroga sta mettendo a rischio la stessa sopravvivenza della società. Dopo aver rinunciato per l’ennesimo anno al pagamento delle ferie, delle tredicesime e all’accantonamento del T.F.R., i soci lavoratori dovrebbero rinunciare anche ai modesti stipendi per poter pagare alcuni mesi di Cosap al Comune. Chiederemo anche per noi l’esenzione concessa ad un altro gestore. I problemi nascono da una interpretazione vessatoria, nei confronti della Cooperativa Sociale, di un articolo del contratto che concede al Comune la facoltà di diminuire, spostare e aumentare gli stalli a pagamento, ma tenendo conto di un equo bilanciamento degli interessi contrapposti richiamato nel contratto e stabilito dalla legge. Per Assessore, Dirigente e … Ufficio Legale? con questo articolo il Comune ha invece potuto solo diminuire stalli e ricavi, senza alcuna compensazione e senza concedere al gestore la possibilità di ridurre i costi di gestione, rendendo impossibile la copertura di tutti i costi e il rispetto di altri articoli dello stesso contratto considerati essenziali, come l’applicazione dei CCNL per il personale impegnato nella gestione del servizio, dei quali l’Assessore, il Dirigente e l’Ufficio Legale del Comune avrebbero dovuto tener conto in fase di elaborazione e approvazione dei provvedimenti. Quale interesse pubblico è stato ottenuto e quali obiettivi sono stati raggiunti dalla trasformazione di decine di stalli a pagamento molto produttivi, in spazi incontrollati e contesi dalla sosta abusiva? Con questi provvedimenti il Comune ha rinunciato a circa 30.000 euro di COSAP, che corrispondono ad oltre 250.000 euro di mancati ricavi per la cooperativa sociale. E poi una lunga serie di stalli sottratti per settimane, mesi e anche anni a causa di lavori pubblici e privati. Il rifacimento del manto di via Savini ci è costato più di 10.000 euro. Per poter disporre degli stalli gestiti dalla Tercoop, è stato ed è sufficiente fare richiesta al Comune. Per i parcheggi concessi alle attività commerciali sono svaniti altri 10.000 euro.   L’ultima ciliegina che ci è stata notificata il 09/02/2015, è la pretesa di  3.000 euro di COSAP per 10 giornate non lavorate nel 2012 a causa dei parcheggi occupati da 40 centimetri di neve, e nonostante spettasse al Comune ripristinare l’agibilità delle aree. Fu la Tercoop, che per contratto conferisce i rifiuti prodotti dalla propria attività negli appositi contenitori, a pagare una ditta specializzata per rimuovere le tonnellate di neve dai parcheggi, evitando perdite ancora maggiori.   Nello scorso ottobre avevamo chiesto al Comune di concederci la possibilità di ridurre i costi del personale installando alcuni parcometri in tre piccoli parcheggi, ma non abbiamo ottenuto risposte. Più di un anno fa avevamo sollecitato l’Amministrazione affinché affrontasse con urgenza le problematiche più volte denunciate. L’ abbiamo ribadito la scorsa estate con una nostra presenza in Consiglio Comunale ricordando la nostra proposta, datata novembre 2013, di un Partenariato Pubblico-Privato come soluzione. Non è servito, e di conseguenza siamo arrivati al punto di non riuscire a tenere testa alle tasse comunali.   Abbiamo preso visione, per quello che compete alla nostra attività, del nuovo Piano Parcheggi che dovrebbe essere portato all’approvazione della Commissione e del Consiglio Comunale. Risalta ai nostri occhi un consistente aumento, per il prossimo gestore, del numero degli stalli a pagamento anche nei parcheggi dove alla Tercoop sono stati ridotti. Vengono riportate considerazioni di carattere generale sulla sosta, ma senza addentrarsi nella specificità teramana, forse poco conosciuta a giudicare da alcune stime di afflusso delle auto nei vari parcheggi e dei possibili ricavi. Di conseguenza anche il ritocco delle tariffe non viene valutato, a nostro parere,  nel modo più efficace, con il rischio di penalizzare l’obbiettivo, oggi sostanzialmente raggiunto, del massimo ricambio nei parcheggi più frequentati all’interno del centro storico.   Nel piano economico non risultano  i costi dei sensori collegati ai parcometri e del loro posizionamento sotto ogni stallo a pagamento (circa 200.000 euro), necessari per realizzare le novità annunciate alla stampa dall’Assessore al Traffico, ma che alla prova dei fatti non si rivelerebbero utili per l’automobilista in cerca di un posto macchina disponibile, perché nelle ore di punta gli stalli liberati vengono rioccupati nello spazio di alcuni secondi e sarebbe del tutto inutile sapere attraverso un palmare di un posto momentaneamente libero, ma che all’arrivo nel parcheggio ritroverebbe nuovamente occupato. Nelle altre ore della giornata gli stalli a pagamento sono normalmente disponibili. Non sono riportati nemmeno i costi delle telecamere certificate (più di un milione di euro), indispensabili per visualizzare le targhe delle auto in sosta e poter sanzionare i mancati pagamenti direttamente dalla sala operativa dei Vigili Urbani. Il sistema annunciato è ancora in fase di sperimentazione e nelle altre città non viene usato proprio per gli altissimi costi.   Siamo comunque favorevoli all’uso delle nuove tecnologie nei parcheggi e allo scopo ci serviamo dell’esperienza e delle conoscenze della  Parkeon, azienda leader in Italia e in Europa. L’arrivo dei parcometri consentirà al Comune di recuperare preziose risorse da destinare alla copertura dei costi di altri servizi comunali. La Tercoop, che ha già efficacemente lavorato con questo sistema provvedendo alla installazione e alla manutenzione dei parcometri, al controllo e alla sanzione dei mancati pagamenti con i propri ausiliari del traffico, si propone per realizzare il maggiore interesse a favore del Comune in cambio di lavoro. Ci sembra però  giusto riconoscere che dal nuovo sistema meccanizzato gli utenti dei parcheggi non otterranno dei vantaggi rispetto all’attuale gestione, perché in futuro non ci sarà più la custodia delle auto e con essa l’assicurazione del gestore a risarcire eventuali danni subìti durante le manovre per la sosta e sfuggiti al controllo dei custodi. Non ci sarà più nemmeno la possibilità di pagare la sosta nei giorni successivi senza incorrere in una sanzione. Decine di lavoratrici e lavoratori della Te.Am rischiano di perdere il lavoro in conseguenza dell’esternalizzazione di alcuni servizi comunali. A loro esprimiamo la nostra solidarietà e, se lo riterranno utile, metteremo a loro disposizione la nostra cooperativa sociale per tentare di vincere le eventuali gare e conservare il lavoro. Diversamente, i 29 soci lavoratori della Tercoop hanno rischiato la disoccupazione per due ipotesi di bandi di gara che escludevano in partenza la cooperativa sociale, e attualmente rischiano a seguito di una eventuale gestione diretta delle strisce blu da parte del Comune. A breve riproporremo al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio Comunale un secondo progetto di Partenariato Pubblico – Privato che riteniamo competitivo anche rispetto ad un’eventuale internalizzazione del servizio. Se preso in considerazione potrebbe garantire il massimo interesse per il Comune, la salvaguardia dei posti di lavoro e il superamento del contenzioso.   Da 2 anni i sindacati hanno chiesto, senza ottenerlo, un incontro con l’Amministrazione Comunale. Auspichiamo che dopo tanta attesa, ci si possa finalmente ritrovare intorno ad un tavolo per la ricerca della migliore soluzione, che nel nostro caso è a portata di mano e basterebbe solo prenderla in considerazione.