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poliziamunicipale E' di ieri la nostra intervista al consigliere di Futuro In, Franco Fracassa sull'ipotesi di "mandare a piedi" i vigili di Teramo per un maggiore controllo sul territorio (http://www.veratv.it/video/2015/04/14/0023429/I-servizi-del-TG-ABRUZZO-FRACASSA-VUOLE-I-VIGILI-A-PIEDI-del-14-04-2015.aspx), oggi la replica del sindacato della Polizia Locale che qui riportiamo integralmente: In riferimento all’ultima intervista del consigliere comunale Franco Fracassa, nella quale anticipa l’encomiabile proposta di istituire un servizio della polizia locale prevalentemente appiedato, a contatto con la gente e finalizzato a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, il Sindacato di categoria Sulpl ritiene doveroso fare delle opportune considerazioni alla luce delle disastrose conseguenze che la polizia locale di Teramo ha subito sotto il governo dell’attuale amministrazione. Lo scrive in una nota il Segretario Regionale Abruzzo Sulpl: Walter Falzani. Preliminarmente, in risposta al consigliere Fracassa, si rammenta che il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti costituisce attività di polizia giudiziaria, qualifica quest’ultima già insita nella figura dell’operatore di polizia locale. Stessa considerazione vale per la sorveglianza delle vie e piazze cittadine,  servizio cha la polizia locale di Teramo tenta di assicurare da sempre nonostante l’annoso problema della carenza di organico. Pertanto, quella che viene fatta passare per una, seppur lodevole, proposta innovativa altro non è che chiedere alla polizia locale di fare il proprio lavoro. Un lavoro al servizio della collettività, un lavoro costruttivo attuato mediante un’azione imparziale; imparzialità che secondo i dettami di legge deve  caratterizzare l’attività amministrativa in generale. E’ proprio di questo lavoro, di queste importantissime funzioni stabilite dal codice penale e dalla legge quadro n. 65 del 1986, che ci sembra che la polizia locale di Teramo venga privata da diverso tempo. Proviamo a fare  un passo indietro…..sotto il comando dell’ex Comandante (oggi funzionario amministrativo) la polizia locale di Teramo si trovava già gravemente sotto organico ma nonostante ciò, si riusciva  ad assicurare alla cittadinanza un servizio completo. Le attività spaziavano dalla polizia stradale: rilievo sinistri stradali, contrasto alla guida in stato di ebbrezza e sotto sostanze stupefacenti, sorveglianza sulla viabilità. Tante le infrazioni rilevate al codice della strada  e le denunce all’autorità giudiziaria inoltrate in quegli anni, serrati erano in particolar modo i controlli di polizia commerciale che portarono a provvedimenti di chiusura di noti night club, esercizi commerciali e pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande trovati senza autorizzazione amministrative e che con gravi carenze igienico sanitarie. Notti insonni passate unitamente all’agenzia Arta della Asl per contrastare il fenomeno del disturbo alla quiete pubblica ed al riposo notturno, sopralluoghi che, dopo pesanti sanzioni e provvedimenti restrittivi, diedero i loro frutti. Per non parlare della vigilanza edilizia che portò a diversi sequestri di immobili, dei controlli ambientali e di tutta l’attività di polizia giudiziaria che quotidianamente veniva espletata con dedizione da un corpo di polizia unito e soprattutto motivato. Nell’anno 2009 scende il buio. L’attuale amministrazione, di cui fa parte il consigliere Franco Fracassa prende le redini del gioco. Tra i primi provvedimenti presi nei confronti del corpo, l’istituzione di un limitato sevizio esclusivo di polizia stradale, una gabbia che di fatto priva gli operatori sul territorio del potere di intervenire prontamente e con efficienza in problematiche quotidiane senza incorrere nelle maglie di una burocrazia avversa al cittadino. Agli agenti viene vietato, sotto la velata minaccia di provvedimenti disciplinari, di intervenire d’iniziativa in situazioni in cui si ha l’obbligo giuridico di farlo. Vietando l’accesso al protocollo del comune denominato  Leonardo (protocollo al quale ogni operatore di polizia ha diritto di accedere) si sottopongono, obtortocollo, tutti gli atti al sindacato del Comandante.  Vengono istituiti dei nuclei che dovrebbero, e sottolineamo “dovrebbero”, espletare vigilanza commerciale, edilizia, ambientale e di pubblica sicurezza in genere. Ci troviamo dinanzi ad un corpo completamente disunito, demotivato e svuotato delle sue più importanti funzioni , tra cui anche quella decantata dal consigliere Franco Fracassa. Un corpo che si ritrova con una sede forse non perfettamente a norma e con carenze igieniche, con autovetture obsolete che sfiorano i trecentomila km e che stazionano spesso in officina con spese esose per le casse comunali, con un ponte radio inefficiente, con un etilometro di fatto, da mesi, inutilizzabile che per negligenze burocratiche  giace  nei centri di revisione presso il Ministero, una gestione dei servizi non conforme ai principi di economicità, efficienza ed efficacia che, per assurdo, obbliga gli operatori della polizia locale di Teramo ad essere presenti a pieno organico nei giorni festivi mentre nei giorni feriali versa in cronico sott’organico. Insomma la polizia locale di Teramo, ormai da anni, versa in uno stato disastroso, in perfetta controtendenza ai proclami pre elettorali di questa amministrazione e alla situazione degli altri corpi di polizia locale dei comuni non necessariamente capoluogo di provincia. Ci risulta che l’ordine che parte dagli apicali del comando è sempre e solo uno: elevare più sanzioni possibili al codice dalla strada, ma non tutte le sanzioni, bensì solo quelle che concernono la sosta selvaggia, sanzioni che il cittadino paga facilmente, che il Comune incassa prontamente e soprattutto che non generano strappi rilevanti con l’utenza indisciplinata. Tutto ciò ha generato disservizi alla cittadinanza, malcontento e lesioni di diritti nel corpo,  diritti che questo sindacato intende tutelare nelle opportune sedi giudiziarie nella speranza che la polizia locale di Teramo torni a svolgere tranquillamente il proprio lavoro. Caro consigliere Fracassa…….ci dispiace che una dichiarazione simile provenga da un ex uomo in divisa che dovrebbe conoscere benissimo come si combatte il fenomeno della droga, come si garantisce sicurezza alla cittadinanza, come si espletano determinati servizi d’istituto…….evidentemente caro consigliere ha lasciato troppo presto la divisa dimenticando completamente il ruolo dell’uomo poliziotto sia esso a competenza statale o a  competenza locale, e si è calato perfettamente nei panni del classico politico dei nostri tempi……consigliere, quello che dice è aria fritta!!!, chiude il Segretario Regionale Abruzzo Sulpl: Walter Falzani.