TERAMO/LA TEAM HA UNA PREOCCUPANTE SITUAZIONE DEBITORIA CON IL COMUNE PER QUASI SEI MILIONI DI EURO
Le imbarazzate e imbarazzanti affermazioni con cui nelle scorse settimane il Sindaco Brucchi ha tentato maldestramente di negare o minimizzare, di fronte alle nostre richieste, lo stato dei debiti del Comune di Teramo nei confronti della Teramo Ambiente, sono crudamente smentite dagli atti allegati al rendiconto consuntivo che sarà discusso nel consiglio comunale del prossimo 30 aprile da cui si evince il protrarsi di una situazione debitoria decisamente preoccupante. Lo scrive in una nota: Gianguido D'Alberto - Capogruppo Gruppo Partito Democratico Comune di Teramo.
"Dalla lettura dell’atto di verifica dei debiti e crediti con le partecipate, registriamo con forte preoccupazione che il credito complessivamente vantato, a fine esercizio 2014, dalla Teramo Ambiente verso il Comune ammonta a circa 5 milioni e 500 mila euro per una serie variegata di attività rispetto al quale l’Amministrazione comunale va in contestazione per un importo di circa 1 milione e 500 mila euro, riconoscendo quindi di fatto nel proprio bilancio un debito certo pari ai restanti 4 milioni di euro, dei quali ovviamente la parte più consistente attiene al servizio di igiene urbana (circa 3 milioni e 500 Mila euro).
È una situazione kafkiana quella del primo cittadino che mostra tutta la bipolarità della sua azione politica nella misura in cui, da un lato, come rappresentante del socio maggioritario della Teramo Ambiente, votando il bilancio della società, approva tutta la pretesa creditoria nei confronti del Comune di Teramo e dall’altro lato, in qualità di sindaco, con l’adozione del rendiconto, contesta una parte importante del medesimo credito.
Prendiamo formalmente atto di una realtà tenuta nascosta in questi mesi che, oltre ad aggravare la già allarmante situazione finanziaria del nostro comune, finisce inevitabilmente per alterare i rapporti tra il Comune e la sua più importante partecipata proprio nel momento in cui si sta decidendo il futuro della società e soprattutto quello dei lavoratori, reso precario dalle scelte scellerate compiute in questi anni dal Sindaco Brucchi.
È giunto il tempo della chiarezza, della trasparenza e dell’assunzione delle responsabilità su una questione delicata che impone risposte certe e definite sul se, sul come e sul quando si pensa di rientrare da questa pesantissima esposizione debitoria i cui effetti finiscono indirettamente e ingiustamente per ricadere sui cittadini teramani. Il sindaco la smetta di nascondere la verità nel goffo tentativo di rimandare ulteriormente il redde rationem e di superare così una fase in cui di fatto non è più sostenuto da una maggioranza politica, chiude D'Alberto.