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Bloccare le procedure di messa in mobilità dei 46 dipendenti della TeAm. Ruota attorno all'impegno assunto, con voto quasi unanime nel Consiglio comunale dello scorso 31 marzo, tramite l'ordine del giorno proposto dal Pd e che impegna il sindaco Brucchi in tal senso, l'incontro sulla vertenza-TeAm in Provincia. Brucchi esordisce sottolineando la differenza sostanziale tra ordine del giorno e delibera. "Non c'é bisogno..,io ho già chiesto in almeno due occasioni alla TeAm di attivare altre soluzioni rispetto alla mobilità, ossia cassa integrazione, contratto di solidarietà e la solidarietà aziendale", ha dichiarato il primo cittadino. Solidarietà aziende da tradurre nella "rinuncia da parte di chi avuto finora bonus, indennità ed altro", ha sottolineato il sindaco: chi ha preso e prende, da anni, incentivi oltre lo stipendio (ben più alto di quanti stanno rischiando il posto di lavoro) dovrebbe e potrebbe, in sostanza, rinunciarvi e lasciare così risorse in cassa alla TeAm "e magari qualche posto si salverebbe", ha evidenziato Brucchi. 
Tra le proposte per sforbiciare i costi fissi e così accrescere le disponibilità economiche salva-esuberi, ad esempio, "l'addio all'affitto della sede di via Oberdan in favore di qualche locale di proprietà  comunale, ad esempio, e l'azzeramento delle consulenze se non strettamente necessarie", ha indicato il sindaco.
"Non c'era bisogno di impegnare qualcuno che, da tempo, ossia il sottoscritto, era già impegnato. Non per volontà ma per legge due servizi la TeAm non può più svolgerli", ossia pulizie immobili e servizi museali,  ricorda Brucchi. Importante il consiglio di fine mese, in vista della gara a doppio getto. "Io da sempre difendo la Teramo Ambiente, e a volte l ho fatto anche da solo e non per i motivi cui qualcuno strumentalmente subito farebbe accenno....".
Una strada perseguibile per salvare qualche posto, sarebbe il pre-pensionamento ad esempio, previo confronto con l'Inps. Tematica su cui, tra le altre questione, verterà l'incontro del 29 aprile.
Domani mattina commissione manutenzione in Tribunale: "Chiederò al Tribunale di impegnarsi, dal 1 settembre (quando non sarà più in capo al Comune il servizio) di considerare l'ipotesi di tenere conto delle attuali figure impegnate nella pulizia dell'immobile". Brucchi tuona poi contro parte di quella politica teramana:"La smetta di denigrare quotidianamente questa società, che, checché se ne dica, chiude ancora in utile".
Brucchi chiosa ricordando che il suo ruolo da socio in Team, socio di maggioranza, non comporta compiti che spettano ad altri. Intanto la sala consiliare é piena dai dipendenti della TeAm.
Poi la richiesta finale ai sindacati: "Non dobbiamo stare l'uno contro l'altro". L'obiettivo resta  quello di "fare di tutto per trovare il modo per riassorbire il maggior numero possibile di persone".
Interviene la Cisl, con Fabio Benintendi che ricorda come gli esuberi siano riconosciuti in una procedura che parla di "profili" cui, a breve, bisognerà associare un nome e un cognome, e chiede "di non creare false aspettative". E tra i profili previsti nella procedura di mobilità ci "sono otto profili che coincidono con quelli che operano in Tribunale".
La vera domanda é:"Il 2 maggio che si fa? Il 2 maggio chi pulirà?". Domanda senza risposta se non nell'impegno del sindaco di continuare a verificare con gli uffici il percorso eventualmente possibile. Brucchi conferma che il 30 aprile ci sarà la gara e contestualmente arriverà la proroga per tutti i servizi che il Comune può affidare alla TeAm, come previsto dalla legge. "Gli uffici stanno vedendo come si farà per gli altri servizi. Siamo partiti un po' tardi? É possibile ma la legge finanziaria che recita determinate norme é del gennaio scorso, non di dieci anni fa", commenta Brucchi in chiusura. Marcattili, della Cgil, chiede al sindaco di impegnarsi politicamente a prorogare anche i servizi museali e pulizia immobili nelle more della gara, reiterando la proroga già fatta cinque anni fa (servizi già precedentemente prorogati per nove anni sotto Sperandio)". Brucchi ripete che quei servizi non possono essere svolti dalla TeAm e non possono stare in gara. Con i sindacati si chiede di riaggionnarsi anche a strettissimo giro. I dipendenti mugugnano. E tra i dipendenti che rischiano di perdere il posto di lavoro, si intravede anche chi prenderebbe al mese un bonus da circa 300 euro. La solidarietà aziendale torna in auge. Mentre i sindacati non mollano:"Il Comune si porterà sulla coscienza il destino di decine di lavoratori"