TERAMO/LA GAMMARANA VUOLE SUBITO LA PISTA CICLABILE, NO A "FANTOMATICHE" RACCOLTE DI FIRME
La pista ciclopedonale alla Gammarana come primo passo per la riqualificazione di un quartiere importante. Attualmente la Gammarana è un ammasso caotico di auto. Quando in molte città italiane e in tantissime città europee si progettano e realizzano piste ciclo-pedonali, dove al centro del vivere urbano sta il diritto della persona a camminare, passeggiare e andare in bici, a Teramo ciò non sembrerebbe possibile. A Teramo un intervento per riqualificare un’area, che tutti dicono essere a vocazione sportiva, al benessere, al footing, al piacere di passeggiare e camminare tra il verde, trova ostacoli e resistenze. Da parte di chi? Delle attività commerciali e ci può stare, peccato che non hanno percepito la svolta culturale. Addirittura anche da parte di coloro che frequentano come atleti o sportivi il Campo di atletica leggera. Siamo sicuri non di tutti. Ma alcuni sportivi hanno difficoltà a fare qualche metro per parcheggiare la loro auto lontano dall’ingresso del campo. Alcuni sportivi!!!!! E altri sportivi? Quelli delle palestre? Quelli del Circolo tennis? Pure questi sono colpiti dalla sindrome della “parcheggite acuta” ? Comprendiamo: per taluni sportivi…. fare qualche metro con quella malattia, la “parcheggite acuta” che li colpisce proprio in quel lasso di tempo è dura. Comprendiamo… poi…. quella malattia appena questi entrano nel ruolo di “sportivi” passa… Comprendiamo….
Lo sostiene in una nota l'ingegner Alfonso Marcozzi presidente del comitato di Quartiere della Gammarana.
A Teramo dovremmo dunque arrenderci alla sedentarietà di coloro che vorrebbero entrare con le loro auto dappertutto, parcheggiare a un metro dal loro portone? Ormai le città diventano appetibili e vivibili, come viene documentato in modo inoppugnabile da tutti gli indicatori e le ricerche effettuate, solo quando ci sono spazi a dimensione umana. Qualcuno può sostenere in modo convincente e con argomenti, che hanno un respiro urbanistico, il contrario?
In quelle città, dove gli ambienti urbani sono progettati, modificati e realizzati a misura d'uomo per permettere ai bambini, agli anziani, ai pedoni in genere e ai ciclisti di fruirli in sicurezza, aumenta la qualità della vita, aumenta il piacere di vivere in ambienti dove le persone "sentono" nell'aria che respirano e nella cura al verde e agli spazi progettati di stare "a casa". Questa è la scommessa che si gioca non solo alla Gammarana, ma per l’intera città di Teramo: essere cittadini che abitano felici in spazi, dove la loro persona è accolta per soddisfare il diritto primario al benessere pscico-fisico. Ecco la scommessa: “abitare” un quartiere, “abitare” una città come "casa comune" del benessere. Oppure: una città e una zona dove si garantisce l’idolo della sedentarietà e del malessere psico-fisico: L’AUTO, IL MUCCHIO DELLE AUTO.
Per questo come Associazione concordiamo con il Progetto della pista ciclo-pedonale, come elemento di raccordo e naturale prosecuzione da un lato verso la zona Acquaviva e i parchi fluviali, dall'altro verso il percorso degli orti e verso un percorso ciclo pedonale che prosegue per San Nicolò, di facilissima realizzazione.
Infatti tale percorso, attraversando la Gammarana , può diventare l’asse portante di una rete di spazi pubblici oggi inesistente. Può diventare anche un percorso educativo “sostenibile”, sia dal punto di vista sociale sia da quello ambientale, che mette in connessione gli spazi dell’istruzione e della formazione già presenti —i motori della trasformazione— tra di loro e con il sistema della residenza.
Le scuole così “si aprono” al quartiere: pensiamo agli orti sociali e didattici. Il quartiere, la zona Gammarana, con il percorso ciclo pedonale e con i suoi valori ambientali, rappresentano una grande aula didattica all’aperto. Nell’area a ridosso del fiume Tordino sono già presenti piccoli orti urbani .
Pensiamo a un progetto per aumentare le aree da destinare all’orticoltura didattica, pensiamo a una gestione integrata tra associazioni e scuole, favorendo l’interazione tra i diversi livelli educativi. Un percorso quindi che ha una visione urbanistica organica che riqualifica una zona, a vocazione verde e sportiva; una visione che conferisce un elevato grado di appetibilità urbana all’intera città di Teramo.
Molte città italiane ed europee hanno nel loro tessuto urbano, nei loro centri storici, lungo gli argini dei loro fiumi hanno piste ciclo pedonali. Tali percorsi del benessere, richiamano, veicolano e aggregano milioni di turisti, perchè accanto alle piste si sono sviluppate moltissime iniziative economiche, turistiche e ricreative. Questa è la realtà documentata e documentabile di tantissime città italiane ed europee. Questo è il futuro civile, urbano ed economico. Le auto servono a collegare tra di loro le città, servono per gli spostamenti, non possono trasformarsi nella MORTE DI UNA CITTA', NEL MUCCHIO SELVAGGIO SOTTO CASA. Cosa vogliamo nella nostra città? Su con la vita amici sedentari: un'altra città, un altro mondo sono possibili, sempre! Il Progetto alla Gammarana è migliorabile? Ci sono dei punti critici? Discutiamone!!!! Ciò che è irrinunciabile è il BENESSERE IN GAMMARANA E NELLA CITTÀ DI TERAMO, la sua vocazione sportiva e al verde. Nella nostra zona, nelle nostre vie vediamo disabili, madri con passeggini che camminano in mezzo alle vie, perchè in entrambi i lati della strada MUCCHI DI AUTO: questa è l’alternativa che ci offrono gli oppositori al percorso ciclo pedonale? A tale situazione dovremmo arrenderci? Ripetiano: siamo per un percorso che serve a garantire la sicurezza per anziani, bambini e persone che hanno il diritto al benessere psico-fisico!!!!
Molti anni fa, il Comitato di quartiere nacque , si battè e vinse perchè proprio in fondo a Via Luigi Tripoti, nell'area del "curvone", di fronte al Parco della Scienza, non fossero costruiti edifici. Ci fu una sollevazione popolare. Oggi i bambini e gli anziani hanno verde, invece di cemento! Anzi, degli anziani hanno avuto la possibilità, grazie a quell'impegno civico del Comitato di quartiere Gammarana, di attrezzare uno spazio per la loro vita di relazione.
Cittadini illuminati allora, quarant'anni fa, organizzati nel Comitato di quartiere videro lontano!!! Oggi ci tocca vedere lontano, anche se spesso L' ESSENZIALE E' INVISIBILE AGLI OCCHI!,chiude Marcozzi.