REGIONE / PRIMI PASSI CONCRETI VERSO LA LEGGE DEI SOCCORSI ALPINI A PAGAMENTO
Qualcosa di muove sul serio in Regione per sdoganare, al più presto, una legge che fissi il soccorso alpino a pagamento. Un'ipotesi seguitissima a livello nazionale da numerose testate specializzate che hanno acceso i riflettori sul percorso intrapreso in Abruzzo, su proposta del maestro di sci, paolo De Luca, di Pietracamela, ed iniziativa dei consiglieri regionali Luciano Monnticelli e Pierpaolo Pietrucci, entrambi del Pd. I due si stanno adoperando per redigere una bozza di legge e portarla in Consiglio. Dopo una primissima riunione conoscitiva, ad inizio settimana c'è stato un altro tavolo tecnico-operativo per definire il percorso. Si è costituita una commissione di esperti con cui la Regione intende confrontarsi compiutamente per redigere la proposta legislativa più idonea alla realtà abruzzese. Ne fanno parte i delegati dei Maestri di sci, Guide Alpine, Cai, Soccorso Alpino, 118, Anci e, chiaramente, il maestro di sci Paolo de Luca, sostenitore della proposta di legge. Anche in Abruzzo si arriverà a definire una prima bozza di legge con il contributo di tutti gli enti interessati e trovare la giusta mediazione tra essi. L’Abruzzo non si discosta, in tal senso, dal medesimo iter seguito dalla Regione Lombardia, dove è passata la linea dura contro le imprudenze in montagna: prima c'è stata l'introduzione dell'obbligatorietà del cosiddetto ARTVA, tradotto un l'apparecchio "anti-valanga", per coloro che praticano sport in qualsiasi area innevata diversa dalle aree sciabili attrezzate e poi il “ticket”, ossia il soccorso a pagamento, chiaramente a determinate condizioni che la legge, in arrivo, disciplinerà. Un passo in avanti indispensabile per l’Abruzzo, dove è altissimo il numero di soccorsi fatti in circostanze più che evitabili se solo il "soccorso" di turno avesse posto meno imprudenza nell'affrontare la montagna e si fosse dotato di strumentazioni non più rinunciabili.