TERAMO/PD E TERAMO CAMBIA DIFFIDA COMUNE E TEAM SUGLI ESUBERI
In data 16.04.2015 il consiglio comunale di Teramo a seguito dell’ordine del giorno presentato dai gruppi consiliari Partito Democratico e Teramo Cambia, condiviso da tutta la maggioranza del consiglio e da altri gruppi di opposizione, ha impegnato “ il Sindaco quale rappresentante legale pro tempore del socio di maggioranza della TEAM s.p.a, ad invitare il C.d.A. della Team e quindi l’amministratore delegato, di sospendere l’avviato procedimento di licenziamento collettivo delle 47 unità lavorativi, e conseguentemente attivare altri e diversi ammortizzatori sociali che hanno la funzione di mantenere l’occupazione e quindi evitare la riduzione del personale, quali i contratti di solidarietà difensivi ex art. 1 legge 863/84 e “la cassa integrazione straordinaria” prevista propria per i casi di “di riorganizzazione, ristrutturazione e riconversione aziendale.”
Ad oggi nonostante la costante sollecitazione non abbiamo avuto notizia che la procedura di licenziamento collettivo (avviata dalla Te. Am. con richiesta con protocollo n° 8294 del 08.04.2015 ,) sia stata sospesa. E' quanto si legge in una nota del Pd e Teramo Cambia.
Va ricordato che la situazione che vive la Team non è nata all’improvviso, ma è la conseguenza di una non attenta e oculata gestione dei servizi pubblici locali da parte del Comune di Teramo, e da un eccesso di assunzioni effettuate dalla società partecipata.
Il Comune di Teramo , Socio pubblico della Team affidataria dei servizi, infatti, pur conoscendo che i rapporti con la partecipata andavano a scadere il 30.4.2015, non si è affatto attivato per porre in essere con tempo, tutte le procedure necessarie per il riaffidamento della gestione dei servizi; in particolare non ha provveduto a predisporre la relazione ex art. 34 comma 20 DL 179/2012 e succ. mod. , che doveva anticipatamente portare a conoscenza della collettività, e quindi della partecipata, “delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti dall’ordinamento europeo per la forma di affidamento prescelta” .
In sintesi il Comune, prima della scadenza del 30.4.2015, per ogni singolo servizio avrebbe dovuto indicare anticipatamente quale forma di affidamento avrebbe scelto e se quindi l’impegno di spesa fosse riconfermato; tutto ciò non è stato effettuato ed anzi per il servizio pulizia immobile, ancora oggi si ignorano le sorti.
E’ facile capire che una tale preventiva comunicazione ufficiale avrebbe posto la società Team, e quindi i sindacati , nelle condizioni di valutare con più attenzioni le sorti del personale assegnato allo specifico servizio, con la scelta di soluzioni che tutelavano al meglio il dipendente.
Soltanto in data 30.4.2015 il Comune di Teramo con deliberazione consiliare ha disposto , il riaffido alla partecipata mediante gara c.d. a doppio binario, dei servizi di igiene urbana, cimiteriali, verde pubblico ( ridotto di oltre il 70%) , segnaletica stradale,verifica impianti termici e Sportello Tia,; mentre i servizi museale e pulizia immobili venivano stralciati (di giunta si è deliberato poi di sottoporre la gestione museale a gara di appalto). Nella stessa seduta si è disposto una proroga della gestione dei servizi già affidati alla Team ma di soli 30 giorni per quelli museali e pulizia immobili.( valore servizi circa 1 milione di euro)
E’ chiaro che le diverse forme di affidamento dei servizi ed i relativi impegni di spesa, condizionano le scelte aziendali della Team s.p.a e quindi le sorti dei lavoratori che risulteranno in esubero a causa della riduzione della consistenza del servizio ( es. la manutenzione verde pubblico) e per il venir meno del servizio stesso ( es. “pulizie immobile” , servizi museali).
La scelta del diverso modo di gestione del servizio pubblico locale effettuato dal Comune, riduzione o stralcio, determina in capo alla Team, una valutazione giuridica differente della posizione del lavoratore assegnato a quello specifico servizio e quindi, tipologia differenziata di ammortizzatore sociale, ad es.: la cassa integrazione straordinaria in deroga per i lavoratori già assegnati ai servizi non più riaffidati alla Team; il diritto alla conservazione del posto per quelli assegnati al servizio pulizia immobili e museali (se riaffidato ad altro gestore) ed infine la cassa integrazione ordinaria per la riduzione di persona per i servizi ridotti come quello di igiene ambientale e manutenzione verde.
Non si comprende quindi il perché la società Team e quindi il Comune di Teramo, dopo la previsione di riduzione dei servizi gestiti, ha avviato per tutti i dipendenti un’unica procedura il licenziamento collettivo, senza valutare minimamente altre forme di ammortizzatori sociali che avessero invece l’obiettivo della conservazione del posto di lavoro.
Appare strano che a fronte di una dichiarata perdita di fatturato del 10% , si procede ad una riduzione del personale nella misura del 20%; così come appare inspiegabile che nell’elenco degli esuberi siano stati inseriti anche professionalità inquadrate nei servizi che rimangono in capo a Te. Am. come quelli assegnati al settore Igiene Urbana, quanto ancora non si conosce la portata economica del servizio.
Il consiglio comunale, inoltre, nella seduta del 30.4.2015 ha deliberato il nuovo assetto societario della Team s.p.a prevedendosi espressamente nello statuto, la possibilità per la partecipata di concorrere in gare per affidamenti di servizi presso enti pubblici e comuni della Regione Abruzzo e regioni confinanti; con ciò la concreta possibilità di crescita aziendale da parte della Team e quindi concreta possibilità di riassorbimento di quel personale che oggi appare in esubero.
Non può e non deve essere dimenticato infine, che la Team da pochi mesi in ATI con altra società privata, si è aggiudicata la gestione del servizio di igiene ambientale del Comune di Giulianova, e dovrà sicuramente procedere nei prossimi mesi estivi ( trattandosi di comune altamente turistico) ad aumento del personale; ben può , quindi, la Team attingere dalle unità ritenute in esubero. Non acconsentiremo a nuove assunzioni ( anche solo stagionali ) da parte dell’ATI- TEAM ( soc. ECOTEDI) , per il servizio di Giulianova ( sito a pochi chilometri da Teramo) a discapito dei numerosi lavoratori dichiarati in esuberi.
L’avviata procedura di licenziamento collettivo appare, quindi, eccessiva ed in violazione delle norme di legge di riferimento, non garantisce i lavoratori e neanche la società Team che anzi si potrebbe vedere esposta a vertenze e giudizi di lavoro da parte dei licenziati.
Con la presente, dunque siamo a inviatarVi tutti , e prima fra tutti il Comune di Teramo in persona del Sindaco, a renderVi promotori per fare in modo che la TEAM senza indugio proceda : 1) alla revoca del licenziamento collettivo; 2) alla predisposizione un serio Piano Industriale, anche alla luce delle modifiche societarie che preveda al suo interno specificatamente tutte le clausole di salvaguardia del personale Te Am; 3) all’avvio delle procedure , alternative al licenziamento collettivo, della Cassa Integrazione Ordinaria -per una parte di personale come quello riferito ai servizi ridotti nell’importo di spesa- , della Cassa Integrazione Straordinaria in Deroga - per i lavoratori già assegnati ai servizi non riaffidati-, e dell’attuazione della clausola del reinserimento dei lavorato per quei servizi non riaffidati alla Team come la pulizia immobili e i servizi museali.
Il tutto finalizzato a far si le 47 unità dichiarate in esubero non vengano svincolate dal legame contrattuale con la Teramo Ambiente, e che quindi la trasformazione della Team in società di capitali operante pienamente nel libero mercato e della concorrenza, e i ritardi e le omissioni del Comune affidante non ricadano esclusivamente sulle “spalle” dei lavoratori e delle loro famiglie ; lavoratori che hanno oltretutto contribuito negli ultimi venti anni alla crescita della stessa società.
Siamo certi dell’impegno di tutti per il raggiungimento del comune obiettivo della salvaguardia del diritto al lavoro.
I gruppi consiliari
Coordinatore gruppi Partito Democratico Teramo Cambia per essi
Manola Di Pasquale, Gianguido D’Alberto,
Antonio Filipponi