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Errore umano o un problema tecnico improvviso ad uno dei velivoli: sono questi i due aspetti che dovrà chiarire l’inchiesta aperta dalla Procura di Teramo. Il sostituto procuratore Stefano Giovagnoni ha aperto un fascicolo procedendo per omicidio colposo, in attesa di avere maggiori chiarimenti dalle perizie tecniche che verranno eseguite sui entrambi i velivoli scontratisi nei cieli sopra Alba Adriatica poco dopo le 16,30 di oggi. Sta arrivando da Roma un tecnico dell’Enac, l’Ente Nazionale per l’aviazione civile, chiamato a verificare le cause dell’incidente che ha seminato morte e rischiato di firmare una strage visto che il velivolo del pilota sopravvissuto ha ammarato a meno di cinque metri dal una spiaggia piena di gente. Se si sia trattato di un errore o altro, lo chiariranno gli approfondimenti tecnici che verranno eseguiti su entrambi i velivoli sottoposti a sequestro: il primo, quello pilotato da Luigi Franceschetti (che rimarrà in osservazione all’ospedale Mazzini di Teramo fino a domani mattina, prima di essere dimesso), è stato rimosso e trasferito all’avio-superficie di Corropoli. Il secondo velivolo è tuttora inabissato e si sta procedendo al recupero. Intanto, dopo tre ore e mezzo di operazioni a cura del nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Teramo, è stato recuperato il corpo senza vita del pilota Marco Ricci, senese, rimasto intrappolato nella carlinga del suo velivolo, capovoltosi e finito a quattro metri di profondità in mare. La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Giulianova, in attesa dell’esame autoptico che verrà eseguito nella giornata di domani, dopo che il pm Giogagnoni avrà incaricato formalmente l’anatomopatologo Tombolini. 11391235_447813858719759_2624872141959899092_n