UNIVERSITA'/CROLLO DELLE IMMATRICOLAZIONI A L'AQUILA, CRESCONO TERAMO E CHIETI
"Crollo di immatricolati e iscritti all'Università dell'Aquila, in quest'ultimo anno, a fronte di un trend che nel decennio passato è stato molto migliore di quello nazionale": lo evidenzia l'Unione degli Universitari (Udu) dell'Aquila, sulla base dei dati dell'Anagrafe nazionale iscritti del Miur. "Sugli immatricolati ai corsi triennali e a ciclo unico - dice l'Udu - l'ateneo del capoluogo di regione è il peggiore d'Italia, con un -40% a fronte di una media nazionale stabile. Sugli iscritti complessivi, invece, segna un -13%". L'Udu dell'Aquila aggiunge che in un "dossier locale, che si aggiunge a quello dell'Udu a livello nazionale, il dato dell'Aquila confrontato con gli altri Atenei del Sud e con quelli delle regioni limitrofe quali Lazio, Umbria e Marche, evidenzia che circa la metà della perdita di immatricolati dell'intero sud Italia viene dall'ateneo abruzzese". "In Abruzzo - spiega l'Unione degli Universitari -, Teramo e Chieti rispettivamente crescono e scendono di poco, mentre gli Atenei limitrofi di Lazio, Umbria e Marche crescono in immatricolazioni". Infine, secondo l'Udu, dall'andamento specifico dell'Università dell'Aquila "emergono altri dati estremamente preoccupanti per l'Ateneo e per l'intero territorio aquilano e regionale: l'Università dell'Aquila torna in un solo anno al numero degli iscritti di quasi 10 anni fa, trascinato da un numero di immatricolati a corsi triennali e a ciclo unico da record negativo rispetto agli ultimi 10-15 anni. Se il trend di immatricolati si confermasse questo conclude l'Unione degli Universitari - nei prossimi anni l'Università dell'Aquila tornerebbe ai piccoli numeri degli anni '90 nel giro di 2-3 anni. La provenienza degli immatricolati evidenzia un crollo percentuale impressionante tra gli studenti provenienti dal Lazio, Puglia e Campania e un numero in discesa, in valore assoluto estremamente preoccupante, tra gli studenti abruzzesi".