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Va in pensione da dirigente della Provincia e riceve un incarico dal suo successore per controllare la sicurezza di un cantiere. Per questo i due erano finiti a processo l'anno scorso per abuso d’ufficio. Oggi è arrivata l'assoluzione da parte del Tribunale di Teramo, sia per il pensionato, l'ex dirigente del settore Lavori Pubblici della Provincia di Teramo, Agreppino Valente, sia per il suo "successore", il collega Leo Di Liberatore. Era già caduta l’accusa più grave, quella di peculato, dalla quale erano stati entrambi prosciolti perché il fatto non costituiva reato. I due sono stati assolti questo pomeriggio. Secondo la procura, tra luglio 2011 e maggio 2012, da pensionato Valente aveva ricevuto da Liberatore (dirigente ad interim del suo stesso settore, all'epoca) l’incarico di responsabile della sicurezza dei lavoratori nel cantiere del secondo lotto della strada a scorrimento veloce Teramo-Val Vibrata. Un ruolo che Agreppino Valente già svolgeva prima di andare in pensione, come dirigente della Provincia. Un affidamento che, i due, tramite i legali, hanno motivato come espediente per evitare la pubblicazione di un avviso che avrebbe necessariamente comportato dei tempi molto lunghi e nel frattempo i lavori si sarebbero dovuti fermare. Il tutto, col conseguente danno economico per la Provincia che avrebbe dovuto pagare una penale altissima all’impresa che si era aggiudicata l’appalto. L'accusaa di peculato era caduta, ma i due erano finiti a processo comunque per abuso d'ufficio in virtù della norma che vieta ad un dipendente della pubblica amministrazione che va in pensione di ricevere un incarico retribuito dallo stesso ente. Oggi, per entrambi, è arrivata l'assoluzione. Provincia