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"Non montatevi la testa ma siete davvero una parte speciale della Chiesa". E poi l'invito rivolto a tutta la comunità Agesci arrivata a Roma: "Non alzate muri, fate ponti". Di vita, speranza, solidarietà. E' un Papa Francesco che affascina quello che ha abbracciato idealmente oltre 100mila scout arrivati a Roma fin dalle prime ore del giorno, da ogni parte d'Italia. Lupetti e coccinelle, Esploratori e Guide, Rover e Scolte, insieme ai capi dell'Agesci. In pullman,  in treno, anche in bicicletta: oltre 100 da Teramo. 1500 gruppi, un fiume azzurro per le strade di Roma. In piazza San Pietro, per l'udienza generale con papa Francesco. Dalle 8 la piazza ha iniziato a riempirsi tra canti e preghiere. Papa Francesco con la "papamobile" è passato in mezzo alla folla di giovani. I lupetti e le coccinelle, ossia i più piccoli, per il Papa diventano i «pellegrini della gioia»; gli esploratori e guide, ossia i ragazzi dai 12 ai 16 anni, sono i «pellegrini del bene»; e poi i più grandi, rover e le scolte, i giovani dai 16 ai 21 anni: «pellegrini del dono». "Nel vostro passaggio in questo mondo, che ve ne accorgiate o no, chiunque voi siate e dovunque andiate, state lasciando dietro di voi una traccia", diceva il fondatore Baden Powell. L'azzurro delle uniformi scout e i fazzolettoni al collo che oggi hanno colorato piazza San Pietro in un mega raduno da incorniciare, sicuramente, hanno già lasciato il segno. GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI) 1690114_1664170720466358_2240030252053383184_n 11057782_1664170793799684_5117924503963214578_n 11111963_1664163650467065_219344248647240098_n 11251001_1664164120467018_2026003658947099777_n 11401527_1664163750467055_2569197828307450682_n 11536143_1664170677133029_6943695371447936064_n