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ATERIl Giudice del lavoro ha finalmente fatto chiarezza su una delle vicende giudiziarie che avevano portato ombra sull’operato dell'ex commissario Marco Pierangeli. Accadeva nel 2009 che Pierangeli, con l’obiettivo di liberare risorse economiche da utilizzare per migliorare i servizi erogati dall’Ente di cui era commissario,  stabilisse un termine all’incarico Dirigenziale temporaneo conferito dal CDA dell’ATER all’Ing. Marcozzi, ricollocando il dipendente in pianta organica con l’originaria qualifica di funzionario, con un risparmio di circa 60.000 (sessantamila) euro l’anno per l’Ente. Lo scrive in una nota: Il NCD. Il funzionario, ritenendo illegittimo tale provvedimento, ricorreva al giudice del lavoro chiedendo il reintegro nella posizione dirigenziale ed un risarcimento danni (gravante sulle casse dell’ Ater) e denunciava inoltre  il commissario per abuso d’ufficio. Dopo l’archiviazione del caso da parte del giudice penale, anche  il giudice del lavoro, rigettando il ricorso dell’ingegnere, ha restituito piena legittimità al provvedimento di Pierangeli, un atto che anticipava quelle che di lì a poco sarebbero state le decisioni governative in termini di spending review ed efficienza. Una lungimiranza, quella dell’ex Commissario, evidentemente non compresa da quanti strumentalizzarono politicamente la questione e si fecero garanti, senza la minima cognizione dei fatti, dell’illegittimità dei provvedimenti di Pierangeli, spingendo addirittura le loro posizioni in seno al Consiglio Regionale d’Abruzzo e sottoponendo deliberatamente ed ingiustamente alla gogna mediatica chi, nel pieno rispetto delle regole, aveva semplicemente operato per il bene della collettività.