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Rubrica saltuaria di satira mattutina   In occasione della Giornata della politica, arriva sugli schermi teramani il pluripremiato L'uomo per bene, un film realizzato sulle lettere private di Gianguido D’Alberto. Una storia nella storia che racconta il bambino, il ragazzo e poi l'uomo candidato Sindaco di Teramo. Il docufilm procede in maniera cronologica: si racconta di un bambino di nome Giangui che gioca alla politica e schiera i comunisti, appassionato di combattimenti contro i berlusconidi, poi di un ragazzo che ama la Repubblica, fino ad auspicarne una seconda, dopo la prima cui non ha potuto partecipare per la sua giovanissima età. Finché i fatti prendono un'accelerazione: Giangui si arruola nel Pd, diviene consigliere comunale, poi capogruppo. 
Tutto questo si vede nel film, ma le parole che si ascoltano sono quelle di un uomo che scrive alla popolazione parole affettuose, che si fa portatore dei valori della tradizione e della rettitudine e di un comportamento "per bene" da trasmettere ai figli, mentre cova pensieri di ribellione, una ribellione che prende forma fotogramma dopo fotogramma. "Malgrado tutto il lavoro, sto bene e dormo bene" scrive Giangui alla moglie, mentre progetta la dissidenza. "Siate sempre persone per bene, coraggiose e gentili", scrive ai suoi collaboratori. Ma intanto tramava contro il povero Pd. E lo tradì.