Rubrica saltuaria di satira mattutina
Eccolo, dov’era. In molti, in queste ore di travaglio politico, mentre il Centrodestra si frantuma in due/tre candidature, si sono chiesti dove fosse finito l’ex Sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi. Non parla, non esterna, non commenta e, soprattutto, non compare in tv, che per lui equivale a lasciare i pesci dell’acquario senza acqua. Insomma, Brucchi è scomparso. E invece, no! In esclusiva per “certagente” siamo in grado di rivelarvi la verità: Brucchi non è scomparso, ma si è incamminato per la Via della Seta, per raggiungere le terre del Celeste Impero, dove - udite udite - è stato investito di una delle più importanti cariche: per sfuggire ai Gatti, Brucchi è diventato Gran Khan. Sulle prime, aveva pensato di rifugiarsi a Memmingen, e diventare borgomastro, visto che lì i Sindaci se li tengono per trent’anni ed è già esperto in fischertag, ma ha scoperto che Ivo Holzinger si ricandida. In seconda battuta, Brucchi ha pensato in grande, ipotizzando una nomina a faraone d’Egitto (carica vacante da qualche millennio) e si preparava a cambiare il nome in Ramsete Bruk I, ma poi ha scoperto che gli animali sacri all’ombra delle piramidi sono i Gatti, e ha desistito. Non restava che l’Estremo Oriente, sulle orme di Marco Polo. Nel suo programma elettorale, Brucchi ha scritto: «Il veneziano che venne, se la cavò con un Milione - ha detto Brucchi al popolo del Sol Levante - io troverò un paio di miliardi della Cassa Depositi e Pagode, farò fare la nuova pavimentazione a Piazza Tien An Men (tanto qui le piastrelle cinesi non vi incazzate), bandirò una gara per i parcometri dei parcheggi delle biciclette, ma vedrete che stabilizzeremo anche i 287mila lavoratori della Pechincoop, saremo l’impero del pedone e della bicicletta… come dite? Voi già andate tutti in bicicletta, allora faremo la copertura del’antico Teatro Cinese…». E’ stato subito nominato Gran Khan e adesso dovrà insediarsi nel Palazzo Imperiale nella Città proibilta e dovrà formare un governo da Khan con Pao Lin (leader di Pechino In), Jan Do Nat (di Fratelli di Cina) e Di Dal Maz (di Al Centro per Pechino). Mentre si scatta la foto di rito, in compagnia del Delfino Filippo, Brucchi medita che, in fondo…tutto il mondo è paese.
Un dettaglio: per la prima volta, la foto di questa rubrica non è un fotomontaggio, ma l’abbiamo spudoratamente rubata dal profilo facebook dell’ex Sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi