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caiogiuliocesarebellachiomoPer favore, qualcuno spieghi a Caio Giulio Cesare Bellachiomo, imperatore della Lega d’Abruzzo, che i sondaggi, in politica, specie se si è lontani dalle elezioni, contano quanto il due di coppe con la briscola a bastoni. Qualcuno spieghi, per pietà, al plenipotenziario delle truppe saliniane in Abruzzo, che postare all’alba su Facebook un messaggio che recita: « - Lega 30,7% - Forza Italia 7,9%  E qualcuno, in Abruzzo, fa finta di nulla ma temo che presto se ne renderà conto. In politica esiste anche il rispetto. Buona giornata amici» non significa fare politica, ma cercare l’applauso facile del popolo della rete, quello che mette “mi piace” come riflesso condizionato. Perché altrimenti, parlando di rispetto, verrebbe da chiedere a Bellachioma quale rispetto abbiano avuto, lui e Fioretti, nel “cacciare” il coordinatore comunale teramano Roberto Canzio, senza neanche avere la faccia (e le palle) di dirglielo di persona. Del resto, se Bellachioma ha potuto festeggiare a Silvi, lo si deve all’accordo teramano, eppure Canzio, con grande rispetto della forma e dei modi della politica, è stato rimosso. Si sente vincitore, Caio Giulio Cesare Bellachiomo, si sente ormai politico in carriera, lanciato verso traguardi sempre più ambiziosi, tanto che guarda con una certa attenzione alla scelta del prossimo candidato presidente della Regione, rivendicando un posto al sole per la Lega. E se sull’Abruzzo, Bellachioma assume atteggiamenti da imperatore romano, è su Chieti che deborda, addirittura facendo sua una battuta di Gesù Cristo (Matteo 12,30) visto che pochi minuti dopo posta, sempre su Facebook, un eloquente quadrato rosso che recita «O siete con me, oppure siete contro di me, decidetevi una buona volta (Teate)». Evidentemente, il Bellachioma ambisce a sedere alla destra del padre, pardon: del capitano Salini. Nell’attesa dell’assunzione nell'olimpo leghista, e del “De bello abruzzico”, nel quale ci racconterà della conquista della Regione, l’egregio e iperattivo Bellachioma, a tempo perso, quando ha un attimo, potrebbe aiutarci a capire come andrà a finire la storia dei 49milioni della Lega? Senza affanni, possiamo aspettare. E aspettiamo. Perché ha ragione Caio Giulio Cesare Bellachiomo: in politica esiste il rispetto. Anche per i soldi dei cittadini.