Rubrica saltuaria di satira mattutina

In principio. fu Guido Campana. E venne il ludobus, e venne il capodannino. E poi, Campana disse; «Fi faccia evento» ed evento fu. E venne La notte dello sport sotto le stelle, poi venne la notte dell’aperitivo in mezzo alla piazza, quindi venne la notte di Natale e le bancarelle del Mercatino. E poi vennero i Giochi senza frontiere, e i giochi senza barriere e poi Guido disse : «Tefsò…queft’anno facciamo anche giochi senza meftiere per tutti i difoccupati». Poi, venne la notte più buia e Guido perse l’assessorato. Tornerò, disse ai fedelissimi, «E quando torno ce ripigliamm’ tutt’ kelle’ che è o’ nuost’». Ma così non fu. E fu Antonio Fiipponi. E Filipponi parlò al popolo, mentre per l’aere si spargeva il suono di cento, anzi: ottanta, anzi: sessanta cellos, anzi: trenta cellos e trenta cellans, e disse: «Cambieremo tutto, niente sarà più come prima… e adesso si faccia evento». E venne La notte dello sport sotto le stelle, poi venne la notte dell’aperitivo in mezzo alla piazza, quindi venne la notte di Natale e le bancarelle del Mercatino.
Ite, eventum est