Rubrica saltuaria di satira mattutina
Non mi basta più l’erbetta
e il verde è poca cosa
per far cosa più perfetta
voglio fare una sorpresa
Ho pensato e ripensato
al regalo ai teramani
alla fine ho elaborato
un’idea da battimani
Come l’avo Gargamella
che dei puffi era ghiottone
io m’aggiro per la Villa
e ti faccio il sorpresone
il laghetto è puzzolente
è più simile allo stagno?
calma calma brava gente
che io tesso come un ragno
E ora resta di stucco
o mio popoletto
è un Valdotrucco
guarda il laghetto
Dillo dillo senza paura
dillo quanto siamo fregni
prima solo spazzatura
adesso ho messo i cigni
ecco già pronta l’ode
del blogger assai ispirato
che del nulla assai gode
e del suo ego smisurato
or rimembra un po’ commosso
i bei tempi ormai andati
e leggendo passo passo
due coglioni c’ha gonfiati
dice bravo all’assessore
«Valdo meriti l’alloro»
e lo esalta a tutte l’ore
«I cattivi sono loro»
«Come me tu sei speciale
solo noi siamo i fregni
inventammo noi il sociale
e adesso pure i cigni»
Mentre sbroda il poetarello
e si spertica il cantore
un quartiere poverello
sta aspettando l’assessore
Ecco lì la Gammarana
Senti senti il buon Marcozzi
non vi sembri cosa strana
ma quaggiù so’ altri cazzi
Valdo qui chi lo conosce?
del quartiere non se ne cura
qui si gira con le calosce
l’erba è alta… di statura
Resti Valdo rilassato
la poesiola è preparata
vedrai spunta al Comitato
una bolletta mai pagata
ma che vuol la Gammarana?
Li c’è troppa confusione
tutti sanno: Valdo ama
la bella età della pensione
Se la ride il pensionato
l’assessore il più fregno
mentre guarda rilassato
il bagnetto del suo cigno