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rubrica saltuaria di satira mattutina

Momenti drammatici nel Centrosinistra abruzzese. Nella tarda serata di ieri, all’improvviso, grida terrificanti hanno spezzato la tranquillità degli uffici del Politburo, e immediatamente si è scoperto che provenivano dall’ufficio del candidato presidente Giovanni Legnjni. La scena che si è presentata agli altissimi esponenti della nomeklatura, subito accorsi, è stata drammatica. L’ex vicepresidente del Csm, infatti, era disperato, letteralmente, abbandonato ad un pianto irrefrenabile davanti al computer, sul quale campeggiava la pagina Facebook di Giovanni Luzii. A scatenare la disperazione di Legnini l’annuncio del mancato appoggio di Teramo 3.0 alla sua candidatura a presidente della Regione. “Ho deciso di candidarmi perché 162 sindaci mi hanno dichiarato il loro appoggio - ha detto Legnini - ma se avessi saputo che Luzii non mi appoggerà, non mi sarei mai candidato”. Riprendendo poi fiato a fatica, tanta era la disperazione, Legnjni ha poi aggiunto: “Come potrò aspirare all’Emiciclo senza l’appoggio di una lista che, con 32 candidati, ha preso 135 voti meno del solo Mario Cozzi? Come potrò sperare di diventare presidente della Regione senza il decisivo appoggio di Luzii? “. Quando poi. nel post di Luzii. Legnini ha letto: «Teramo 3.0 fa parte di Abruzzo 3.0 ..... siamo anche a Pescara...» la disperazione si è fatta totale. Qualcuno, intanto, sottovoce suggeriva: «Non ditegli che forse sono loro che scrivono i comunicati di Bracco...» perché la notizia di poter avere contro anche l'enorme forza elettorale dell'ex grillino, poi cacciato dal movimento quando ha accettato la delega alla cultura da D'Alfonso, poi cacciato da D'Alfonso senza neanche una telefonata, sarebbe stata davvero insostenibile per Legnini. E mentre si consumava la tragedia,  il segretario di Teramo 3,0, Cristian Francia, pontificava  coerenza...lui, che si vantó di essersi battuto per far eleggere Catarra e oggi sostiene la giunta di centrosinistra, nella quale vicesindacheggia la moglie che - sempre in onore alla coerenza - molti ricordano seduta vicino a Rabbuffo in Fli. Coerenza necesse.