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CONSUMAREL’estate 2024 in Abruzzo si prospetta come una stagione ricca di appuntamenti importanti con l’arte. Le mostre in programma sono molte e promettono di soddisfare l’interesse degli appassionati.
Scopriamo quali mostre visitare nelle nostre città.
Pescara-Chieti- Eugenio Tebaldi (dal 6 luglio al 12 ottobre 2024)
La Fondazione La Rocca presenta ET2020/24, un'ampia mostra personale di Eugenio Tibaldi (1) a cura di Francesca Guerisoli che si compone di un progetto site-specific al Tempietto di Santa Maria del Tricalle di Chieti e di diversi nuclei installativi, allestiti in fondazione, rappresentativi dei suoi ultimi cinque anni di ricerca.
In collaborazione con l'Associazione “Il Giardino delle Pubbliche Letture” di Chieti e in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara, per un mese, il Tempietto Santa Maria del Tricalle sarà aperto al pubblico per vivere, attraverso Informal Inclusion, un'esperienza immersiva.
Gli spazi di Fondazione La Rocca raccoglieranno una selezione dei lavori che Eugenio Tibaldi ha realizzato tra il 2020 e il 2024, regalando uno sguardo d’insieme su una serie di progetti dell’artista, in cui Tibaldi ha osservato in profondità la società e il concetto di margine, in una chiave ed analisi più intima e personale.
(Sito web: https://larocca.foundation/)

Pereto - Straperetana (dal 14 luglio al 18 agosto 2024)
La Straperetana - manifestazione giunta alla sua VIII edizione che ha il merito di portare dal 2017 nelle strade del borgo millenario di Pereto (noto come Porta d’Abruzzo) - presenta "Supernaturale", una mostra diffusa di arte contemporanea, quest’anno incentrata sul rapporto dei 17 artisti (italiani e internazionali) con la Natura interpretata e sentita intimamente e in modo totalizzante come ambiente, corpo e paesaggio.
Il percorso espositivo, comprensivo di circa trenta opere, parte dalle stanze di Palazzo Maccafani, situato nella piazza adiacente al Castello di Pereto, attraversa le strade del borgo e si conclude a Palazzo Iannucci, in piazza San Giorgio. Le opere degli artisti si presentano come un personale incontro e interpretazione con la Natura.
(Per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Facebook: www.facebook.com/straperetana/)

Teramo - dal 29 giugno al 10 settembre 2024
Diego Esposito (1) fa ritorno a Teramo, sua città natale, con la mostra diffusa dal titolo LVX ILLVMINAT LVCEM, curata da Marco Meneguzzo e Aldo Iori.
Il progetto espositivo LVX ILLVMINAT LVCEM, organizzato da Rotary Club Teramo Est in collaborazione con Galleria Allegra Ravizza di Lugano, prende il nome dal titolo di una scultura ceramica concepita dall'artista per la Cattedrale di Teramo e prevede la collocazione di opere, storiche e di nuova realizzazione, più un'opera permanente.
Saranno cinque i luoghi cittadini coinvolti per il loro significato spirituale, sociale e culturale: L'ARCA (Laboratorio per le Arti Contemporanee), la Cattedrale di Santa Maria Assunta, la Pinacoteca Civica, la Biblioteca regionale 'Melchiorre Delfico' e il parco della Villa Comunale dove sarà collocata l'opera permanente.
Si parte dal largo San Martino nel centro di Teramo, dove sarà presente un allestimento formato da una raccolta di dieci opere di grande e media dimensione, strettamente correlate tra loro.
Nella cappella della Cattedrale di Santa Maria Assunta, in piazza Duomo sarà posta, su di un panno di lino, l'opera LVX ILLVMINAT LVCEM, realizzata presso le Ceramiche Biagioli La Mastro Giorgio di Gubbio (Pg), ossia una ceramica che riprende le dimensioni di una pietra presente sulla facciata della Cattedrale di Teramo e la cui scritta in epigrafico romano è collocata su fondo oro, omaggio alla luminosità aurea del grande polittico del veneziano Jacobello del Fiore del 1439.
Presso la Biblioteca regionale 'Melchiorre Delfico', e precisamente nel chiostro interno del settecentesco Palazzo Delfico saranno collocate in otto bacheche opere cartacee che comprendono taccuini di viaggio e quaderni di appunti e acquerelli realizzati per specifiche occasioni o letture di testi poetici o filosofici.
Nella Pinacoteca Civica, sarà esposta l’opera denominata “L'arte è sempre contemporanea / Tracce a Teramo” che prende spunto dal recente ritrovamento di una costruzione di epoca romana in via sant'Antonio in cui sono presenti diverse pavimentazioni realizzate in tessiture in mosaico lapideo.
Infine nel mese di luglio nel parco della Villa Comunale di Teramo, verrà collocata una nuova grande opera scultorea permanente “Mappa celeste” opera in ferro e diverse colorazioni, progettata e realizzata appositamente per l’antico giardino botanico teramano.
Città Sant’Angelo - Alfredo Pirri (dal 21 giugno al 10 agosto 2024)
Il Museo laboratorio d'Arte Contemporanea di Città Sant'Angelo (PE) presenta Alfredo Pirri. Luogo Pensiero Luce, progetto realizzato con il sostegno del PAC 2022-2023 - Piano per l' Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L'opera realizzata dall'artista dal titolo "Compagni e Angeli - per Città Sant'Angelo" che prende spunto da alcuni versi del brano musicale del gruppo Radiodervish, La rosa di Turi, dedicato alla prigionia di Antonio Gramsci a Turi, è chiaramente ispirata al tema della prigionia e del desiderio di fuga.
Si tratta di un'opera tridimensionale concepita per essere visitata solo parzialmente dal visitatore e collocata all'interno di una delle stanze del museo come un piccolo ambiente di forma parallelepipeda composto da pareti e superfici specchianti.
“Quella di Pirri (3) è, dunque, una dichiarazione di riconoscenza e di fedeltà nei confronti di uno dei più importanti pensatori del XX secolo (e delle sue “incontenibili” domande), dal quale si lascia “condurre” per attraversare la terra incerta del passato in cui si agitano immagini, segni e indizi, per visitare le sue tenebre dense e profondissime, per evocare e far risorgere le forze fantasmatiche, spettrali e, quindi, le forme e le formule visive, sepolte nel sottosuolo della memoria ma “sopravvissute”, e riconciliarsi con esse”. (cit. testo critico di Giuseppe Armogida)

 1) Eugenio Tibaldi (1977) - Artista da sempre attratto dalle dinamiche e dalle estetiche marginali, dal complesso rapporto fra economia e paesaggio contemporaneo. Nato ad Alba, nel 2000 si trasferisce nell'hinterland napoletano dove inizia un lavoro che indaga uno dei territori più plastici e dinamici d'Italia e traccia una sorta di mappa dell'informalità. Il margine, inteso come condizione spesso più mentale che geografica, che rappresenta l'unica via veramente in grado di generare possibilità alternative, altri livelli di lettura, che rappresentano la maggioranza della popolazione umana. Ha lavorato a Istanbul, il Cairo, Roma, Salonicco, Berlino, Verona, l'Avana, Bucarest,Torino, Caracas, Bruxelles, Tirana, Addis Abeba. (www.eugeniotibaldi.com/biografia)
(2) Diego Esposito, una delle figure più significative nel panorama dell’arte italiana, nasce a Teramo il 10 dicembre 1940. Vive e lavora a Venezia e Milano. E’ titolare della cattedra di pittura all’Accademia di Brera. L’infanzia vissuta intensamente nello storico quartiere di San Berardo e nei prati adiacenti la stazione ferroviaria. Luoghi della memoria giocosa e riflessiva, ad un tempo, con la smania di sapere, conoscere, guardare la pittura attraverso libri e riviste d’arte ma soprattutto dal vivo. Tanto da restare incantato davanti allo splendido Jacobello del Fiore nel Duomo di Teramo o contemplando gli affreschi di Andrea Delitio nella Cattedrale di Atri. Durante gli studi a Napoli, i luoghi che preferiva frequentare erano le sale degli affreschi pompeiani. “Là ho capito – ama sottolineare l’artista -, che tra l’arte antica e l’arte moderna esiste una contemporaneità”. (https://www.csgunitem.it/artist/diego-esposito/)
(3) Alfredo Pirri nasce a Cosenza nel 1957 e trasferitosi a Roma frequenta l'Accademia di belle Arti. Si diploma in pittura e da qui inizia la sua carriera di artista. Attualmente vive e lavora sempre a Roma.
Il suo lavoro inizia ad imporsi all'attenzione del pubblico verso la metà degli anni ottanta e la produzione resta intensa fino al giorno d'oggi. In particolare ciò che caratterizza lo stile di Pirri è il profondo interesse per gli spazi e le architetture, che determinano l'ideazione di atmosfere avvolgenti e talvolta surreali. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive in tutto il mondo alcune delle quali sono: Biennale di Venezia, PS1 New York, Biennale d’arte contemporanea del l’Havane, Palazzo delle Papesse Siena, Walter Gropius Bau a Berlino, Villa Medici a Roma, Museo d’arte contemporanea a Rjieka, Maison Européenne de la Photographie di Parigi.
Inoltre ha esposto anche in famose gallerie d'arte private come: Tucci Russo a Torre Pellice, Studio Casoli Milano, Oredaria a Roma, Benet Costa a Barcellona, Michel Rein a Parigi, Lia Rumma e Dina Carola a Napoli. Ha svolto il lavoro di insegnante presso la “Bezalel Academy” di Gerusalemme (Israele), l’Accademia di Belle Arti di Lione (Francia) e l'Accademia di Belle Arti di Urbino.
Le sue opere artistiche sono seguite e recensite dalle riviste d’arte più affermate nel settore: Flash Art, Artforum, Art in America, Art News, ArtScribe etc.) e dai critici più noti sulla scena dell’arte contemporanea. (https://www.edueda.net/index.php?title=Pirri_Alfredo#Biografia:)