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CONSUMARETESTATANon capita spesso che un romanzo che abbiamo particolarmente amato riesca ad essere riadattato per il piccolo o grande schermo in modo soddisfacente. Anzi, diciamocela tutta. Quasi mai.
In questo caso, invece, la miniserie prodotta da BBC/Hulu nel 2020, in piena pandemia, è riuscita nell’arduo compito di non snaturare l’opera dell’autrice.
Il risultato è un piccolo gioiello che riesce a catturare perfettamente la bellezza e la brutalità del primo amore e che può essere visto sulla piattaforma di RaiPlay.
Frutto della produzione irlandese, britannica e statunitense, diretta da Lenny Abrahamson e Hettie Macdonald e scritta da Alice Birch e la stessa Sally Rooney, Normal People è una perfetta trasposizione del libro.
Il passaggio dalla parola all’immagine ha inevitabilmente comportato una rivisitazione e riduzione dell’analisi delle azioni dei personaggi (che chi ha letto il romanzo ricorderà come molto dettagliata) a vantaggio, tuttavia, dell’emozione. Ciò che nel romanzo era descritto, sul piccolo schermo è semplicemente mostrato, senza dettagli ulteriori e reso vibrante grazie anche alla interpretazione dei due attori principali, Daisy Edgar-Jones e Paul Mescal, che catturano fin da subito con la loro chimica immediata e naturale.
La storia ruota attorno ai due co-protagonisti, Marianne (D. Edgar-Jones) e Connell (P. Mescal) e alla loro storia d’amore, che viene seguita e sviluppata nel corso dei 12 episodi, partendo dai banchi di scuola a Sligo, nell’Irlanda occidentale, per arrivare al collage e, infine, alla vita adulta.
Una serie estremamente intima, carnale e intensa, che grazie alla recitazione dei due attori protagonisti è riuscita a cogliere i modi in cui la generazione dei cosiddetti millennials vive amicizia, legami sentimentali e relazioni familiari, e a scavare nella psicologia di Marianne e Connell, e dell’amore che li lega fin dall’adolescenza.
Un’adolescenza trattata senza indulgenza, senza filtri, senza rimandi alle classiche commedie romantiche degli ultimi anni in cui si mette in relazione la ricchezza con la popolarità spesso con un racconto di fondo piuttosto stucchevole.
La chimica palpabile tra i due attori protagonisti non cala mai e invita lo spettatore a tifare per loro perché finiscano insieme, nonostante i problemi psicologici seri che affliggono Marianne e Connell, causando grandi ostacoli alla loro relazione e alle loro vite future.
Insomma, è facilissimo farsi travolgere da questa storia d’amore, che esplora i temi della classe sociale e dei privilegi, l'insidioso impatto degli abusi e come quelle che sembrano semplici interazioni adolescenziali possano in definitiva plasmare il senso di identità di una persona fino all'età adulta.
Nel romanzo come anche nella serie, Sally Rooney ci mostra come gli individui si evolvono invecchiando, non dimenticandosi di trattare i giovani con rispetto, prendendo sul serio le loro relazioni amorose, relazioni che lasciano segni indelebili.
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NOTA:
"Normal People" non è una serie che parla di sesso.
Tuttavia, l’intimità dei due personaggi principali è parte integrante della storia d'amore, e nella serie sono presenti scene esplicite e nudità anche frontali, e la serie ha il pregio di aver saputo raffigurare un'intimità sessuale autentica e una vulnerabilità che in molti film/serie tv sembrano mancare al giorno d'oggi.