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La manipolazione delle informazioni e’ stata una caratteristica della storia molto prima che il giornalismo moderno stabilisse proprie regole e standards.
Una prima documentazione risale addirittura all'antica Roma, quando Antonio incontrò Cleopatra e il suo nemico politico Ottaviano lanciò una campagna diffamatoria contro di lui con "slogan brevi e taglienti scritti su monete nello stile dei tweet arcaici", sostenendo che i due avessero una relazione e che Antonio non fosse idoneo a ricoprire la carica di imperatore in quanto sempre ubriaco e non rispettoso dei valori tradizionali romani come la fedeltà e il rispetto.
Non fu un caso se l'autore di quelle novelle fake news divenne poi il primo imperatore romano grazie alla loro diffusione. (1)
Nel XV secolo, con l'avanzamento delle tecniche di stampa, in particolare con l'invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg, la diffusione di notizie, sia veritiere che false, ha avuto poi una accelerazione senza precedenti, tanto che verso la metà del XVIII secolo, la stampa ha avuto un ruolo cruciale nella propagazione di notizie infondate su Giorgio II, all'epoca sovrano di Gran Bretagna e Irlanda. Vennero diffuse notizie false sulla salute del Re che si propagarono rapidamente attraverso altri stampatori che le riprodussero, danneggiando la sua reputazione pubblica. (2)
Durante il XIX secolo, i giornali rappresentavano un mezzo semplice ed economico per la diffusione delle notizie tra il pubblico. Negli Stati Uniti, la stampa divenne così conveniente che alcune testate potevano essere acquistate con un solo penny.
Uno di questi giornali, il New York Sun, nel 1835 pubblicò una serie di articoli che narravano di una presunta vita sulla Luna, frutto di studi di un noto astronomo si disse, con dettagliate descrizioni di creature fantastiche come unicorni, castori che camminavano su due zampe e persino di uomini con ali di pipistrello in grado di volare! (3)
E questi sono solo alcuni esempi.

DISINFORMAZIONE E MANIPOLAZIONE

Le società moderne si confrontano costantemente, e negli ultimi anni con decisa preoccupazione, con il problema globale della disinformazione.
Problema che riguarda, in particolare, proprio il giornalismo.
Cosa è “notizia” e cosa non lo è?
E cosa intendiamo per “fake news”?
Per “notizia” s’intende un’informazione verificabile nell’interesse pubblico. Dunque, tutto ciò che non soddisfa tale standard non merita di essere considerata tale.
Al contrario, il termine “fake news” non ha un significato semplice o comunemente inteso ed esse appaiono come un ossimoro che si presta a minare la credibilità di informazioni che effettivamente raggiungono la soglia della verificabilità e dell’interesse pubblico – vale a dire le notizie vere.
La disinformazione nella sua forma più grave, ossia la diffusione di informazioni non vere deliberatamente create per confondere o manipolare le persone, “viaggia” sul web (in particolare attraverso i social networks) alla velocità della luce, sfruttando la propensione dei lettori alla condivisione di informazioni usandoli come amplificatori delle notizie.
I social networks, nella loro natura di piattaforme intermediarie, piuttosto che di creatori di contenuti, sono state fino ad ora generalmente soggette solo a una regolamentazione leggera (ad eccezione dell’area del diritto d’autore), che necessitano quantomeno di una autoregolamentazione.
Nel 2018, il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla libertà di espressione e di opinione ha concentrato il suo rapporto annuale sulla questione, esortando le società di Internet a imparare dall’autoregolamentazione dei mezzi di informazione e ad allinearsi meglio agli standard delle Nazioni Unite sul diritto di cercare, ricevere e diffondere informazioni. (4)

 

 

E’ inoltre evidente che, negli ultimi anni, si è assistito ad un cambiamento radicale nei media, sia con riferimento alle modalità con le quali le notizie vengono date, sia all’origine delle stesse.
Come la stampa ottiene le informazioni, come raccoglie le notizie?
In passato, il lettore non aveva la possibilità (quantomeno immediata) di influenzare le notizie. Il contatto era pressoché pari allo zero.
Oggi, al contrario, il giornalista interagisce con i lettori in tempo reale. E’ il pubblico stesso che segnala, in molti casi, al giornalista, le notizie, aiutandolo anche a comprendere il punto di vista da indagare.
E ciò accade continuamente.
Si pensi ai tweet a seguito di disastri naturali, tanto per fare un esempio. In una manciata di secondi, le notizie viaggiano sul web. Un’enorme, costante e in continuo aggiornamento di dati e notizie,riferite a un qualsiasi evento che si verifica, in questo momento, in tutto il mondo.
Una sorta, si potrebbe dire, di istinto documentaristico del singolo, che corre ad aggiornare il proprio “stato”, pubblicando in molti casi foto e video non verificati che inevitabilmente finiscono nel flusso costante delle notizie.
Ma allora il vero problema che sorge è un altro.
Cosa se ne fa il giornalista di tutte queste informazioni?
Quali sono davvero buone?
Quali vale la pena di selezionare?
E soprattutto quali sono “vere” e quali “false”?
Questa è la grande, enorme sfida di questi anni, che riguarda sicuramente e necessariamente la selezione delle fonti da cui provengono le notizie, i video e le foto che inondano il web.
Il vero, grande, enorme lavoro del giornalista è, in prima battuta, proprio questo: filtrare queste informazioni e verificare le fonti, non tanto e non solo cercare e scegliere le notizie a cui dare risalto, ma anche evitare di rimbalzare acriticamente le notizie e senza averle accuratamente verificate.(5)

COME PROTEGGERSI DA NOTIZIE FALSE E MANIPOLATORIE

Come può un lettore evitare di farsi manipolare da false notizie?
Come analizzare notizie provenienti da fonti di informazione che si ritengono “sicure”?
E’ bene ricordare che spesso coloro che intendono veicolare tali notizie false fanno ricorso al c.d. <<IP spoofing>>, un metodo ingegnoso utilizzato dagli hacker per modificare di nascosto l'indirizzo IP di un computer, clonando il sito web originale.
Quando un sito di informazione considerato affidabile rilancia una storia insolita o addirittura sconvolgente, è necessario esaminare l'aspetto grafico del sito web e verificare se l'URL termina con codici come ad esempio ".ltd", ".online" o ".foo".
Prima di procedere con la diffusione di quella notizia, anche il lettore dovrebbe sempre prima verificare sui siti web ufficiali e i profili di quell’agenzia di stampa o di quella organizzazione se la notizia è vera. Risalire, quindi, alle fonti originali e crearsi un elenco di fonti attendibili a cui fare ricorso per rintracciare la notizia e verificarla.

Nel caso di dubbi sulla veridicità di immagini create tramite Intelligenza Artificiale (IA) , esistono segnali spia che possono aiutare nell’individuazione dei falsi, come ad esempio, la forma delle mani che i software di IA riproducono con evidenti stranezze (dita sbagliate, con strane forme, mani che appaiono schiacciate…); o ancora distorsioni del testo ad esempio sui segnali stradali o sui cartelloni pubblicitari; inoltre, le immagini create dall’IA appaiono spesso sfocate o deformi, o eccessivamente lucide e quasi artistiche.
Per verificare se un'immagine è autentica, si può procedere con una ricerca su Google Immagini, inserendo l’immagine sospetta nel campo di ricerca. In questo modo, si potrà scoprire se è una vecchia immagine già presente online.
Tra gli strumenti in lingua italiana presenti sul web si possono segnalare Pagella politica (6) (un progetto editoriale nato nel 2012 che si occupa di fact-checking (7) e analisi dell’attualità politica, attraverso il monitoraggio effettuato da esperti indipendenti delle dichiarazioni dei politici per attestarne l’attendibilità dopo un’attenta verifica), Facta news (8) (un progetto indipendente che si occupa di disinformazione); e Fact-checking di Open (9) (un progetto giornalistico indipendente che mira a monitorare le notizie false o fuorvianti diffuse in Italia e all’estero, fornendo un servizio di corretta informazione e gli strumenti necessari ai cittadini per imparare a riconoscere le bufale, la disinformazione, la c.d. misinformation (10) e tutte le altre falsità che minano la società e il processo democratico).

 

 

 

 

 

(1) https://www.icfj.org/news/short-guide-history-fake-news-and-disinformation-new-icfj-learning-module
(2) http://www.tandfonline. com/doi/abs/10.1207/S15327728JMME1502_3.
(3) https://www.bbc.co.uk/bitesize/articles/zwcgn9q
(4) Report of the Special Rapporteur on the promotion and protection of the right to freedom of opinion and expression. UN Human Rights Council 6 April 2018. A/HRC/38/35. https://documents-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/G18/096/72/PDF/G1809672.pdf?OpenElement.
(5) Journalism, fake news & disinformation: handbook for journalism education and training: https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000265552
(6) https://pagellapolitica.it/
(7) Nozione FACT CHECKING: <<La verifica dei fatti (anche verifica delle fonti[, spesso indicato con l'anglicismo fact-checking), nel lessico del giornalismo, è il lavoro di accertamento degli avvenimenti citati e dei dati usati in un testo o in un discorso[. Fonte Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Verifica_dei_fatti#:~:text=I%20fact%20checker%20(verificatori%20di,scrive%20il%20nome%20della%20persona.
(8) https://www.facta.news/
(9) https://www.open.online/c/fact-checking/
(10) Sulla differenza tra MISINFORMATION e DISINFORMATION: Fonte Wikipedia:
MISINFORMATION: <<La MISINFORMATION>> è un'informazione errata o fuorviante. MISINFORMATION e DISINFORMATION non sono termini intercambiabili: la MISINFORMATION può esistere con o senza specifici intenti dannosi, mentre la DISINFORMATION è distinta in quanto l'informazione è deliberatamente ingannevole e propagata. La MISINFORMATION può includere informazioni inaccurate, incomplete, fuorvianti o false, nonché informazioni selettive o mezze verità. Fonte Wikipedia: https://en.wikipedia.org/wiki/Misinformation
DISINFORMATION: La <<DISINFORMATION>> è un contenuto fuorviante diffuso deliberatamente per ingannare le persone[o per ottenere un vantaggio economico o politico e che può causare un danno pubblico. [Si tratta di] un'attività contraddittoria orchestrata in cui gli attori utilizzano inganni strategici e tattiche di manipolazione dei media per promuovere obiettivi politici, militari o commerciali. La disinformazione viene implementata attraverso attacchi che "utilizzano come arma molteplici strategie retoriche e forme di conoscenza - comprese non solo falsità ma anche verità, mezze verità e giudizi di valore - per sfruttare e amplificare guerre culturali e altre controversie guidate dall'identità. Fonte Wikipedia: https://en.wikipedia.org/wiki/Disinformation