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CONSUMARE*E poi il silenzio: un viaggio nel cuore della tragedia di Rigopiano*

Cosa succede quando il silenzio diventa più assordante di qualsiasi grido?
Quando la terra trema e una valanga inghiotte ogni speranza?
Quando il tempo si ferma e il dolore diventa un compagno silenzioso?

A queste domande cerca di rispondere "E poi il silenzio", il podcast di Pablo Trincia dedicato alla tragedia di Rigopiano.
Un viaggio nel cuore di una ferita ancora aperta, un racconto intimo e delicato che ci accompagna attraverso le voci di chi ha vissuto quei momenti drammatici.

Il podcast riporta l’ascoltatore indietro nel tempo, al 18 gennaio 2017, quando alle 16:49, una valanga si abbatté sull'hotel Rigopiano, in Abruzzo, seppellendo sotto una coltre di neve e detriti 40 persone. Solo 11 di loro sono sopravvissute.

In otto episodi emotivamente intensi, il podcast ripercorre la storia di questa tragedia, tra le più gravi che abbiano colpito il nostro Appennino e l'Europa intera, attraverso un racconto meticoloso, frutto di un'accurata ricerca e indagine, che ci restituisce le voci di chi ha vissuto quei momenti drammatici, tra vite salvate, destini tragici, coincidenze incredibili e fatalità ineluttabili.

Ma "E poi il silenzio" non si limita a narrare. Va oltre, ponendo domande cruciali che ancora oggi, a distanza di anni, attendono una risposta: è stata una tragica fatalità, oppure si sarebbero potute evitare quelle morti? Perché nessuno ha provveduto a liberare dalla neve l'unica via di fuga? Quale ruolo hanno giocato burocrazia, inefficienza amministrativa e i tempi della politica in questa immane catastrofe?

Trincia, con la sua consueta maestria narrativa, ci prende per mano e ci conduce in un mondo di silenzi, di ricordi dolorosi e di vite spezzate.
Non cerca facili colpevoli, non offre risposte semplici a domande complesse. Semplicemente, ci invita ad ascoltare, a riflettere, a non dimenticare.

"E poi il silenzio" è anche un atto di coraggio.
Il coraggio di affrontare il dolore, di scavare nel profondo delle emozioni, di dare voce a chi non ce l'ha più.
È un invito a non voltarsi dall'altra parte, a non dimenticare, a non lasciare che il silenzio cali su questa tragedia.
Il podcast di Trincia ci ricorda che la memoria è un dovere, soprattutto quando si tratta di tragedie come quella di Rigopiano. Non dobbiamo dimenticare le vittime, le loro storie, il dolore che hanno subito. Ma la memoria è anche uno strumento per capire cosa è successo, per imparare dagli errori del passato e per evitare che si ripetano in futuro.

Attraverso il racconto di chi c’era e che è sopravvissuto, necessariamente si finisce per fare i conti con una riflessione profonda circa le responsabilità individuali e collettive che hanno portato alla tragedia di Rigopiano. Un atto necessario per comprendere come, tanto le azioni quanto soprattutto le omissioni, possano avere conseguenze drammatiche.

Grazie al potere della narrazione, Trincia da’ voce a chi non ce l'ha più, facendo entrare l’ascoltatore nelle storie che altrimenti rimarrebbero nel silenzio, offrendo così un racconto intenso e coinvolgente che tocca nel profondo.

Pablo Trincia e Debora Campanella, con questo podcast-inchiesta, hanno firmato un'indagine approfondita sulla tragedia di Rigopiano che, grazie a un'imponente mole di materiale raccolto, ricostruisce gli eventi con meticolosità. A completare l'opera, la creative producer Audrey Gouband e il sound designer Michele Boreggi, che con musiche evocative contribuisce a creare un'esperienza intensa.

E’ possibile ascoltarlo su tutte le piattaforme podcast (tra cui Spotify di cui indico il collegamento diretto nelle note - 1), ed è stato altresì oggetto di una docu-serie firmata Sky, disponibile già da novembre.

 

(1) https://open.spotify.com/show/2pk7HaxdtQKK629hkJmAvt