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La sensazione (ci auguriamo infondata) è che sul caso di contrada Rivacciolo, esploso dopo l'esclusiva inchiesta della nostra trasmissione Polis e già attenzionata dalla Procura di Teramo, si voglia ridimensionare portata ed eventuali conseguenze. Oggi, in sala consiliare, si è tenuta la terza commissione di garanzia sul caso, scivolata via tra l'assenza di un dirigente (causa ferie non ha visto la mail di convocazione della commissione) e le delucidazioni sulle agibilità concesse dagli uffici comunali a due palazzine della ditta San Marco e a tre realizzate dalla ditta Falone in via Fedele Romani. Ma alcuni interrogativi restano ancora aperti: se le agibilità, da convenzione, sarebbero dovuto arrivare solo in presenza di opere di urbanizzazione completate, e, poi, sull'allineamento economico tra quanto le due ditte costruttrici avrebbero dovuto garantire al Comune e quanto, in realtà, la città abbia ricevuto (a seguito della modifica del piano integrato, con la scelta di realizzare il parco giochi di Porta Madonna e sistemare quello di via Diaz). La prossima commissione (a data da destinarsi) sarà l'occasione per il presidente Verna di riferire personalmente ai consiglieri sui documenti che gli uffici avranno fornito fino ad allora. Intanto, agli atti della commissione, è stato prodotto il "collaudo" del parco giochi davanti al Tribunale. In commissione era presente l'assessore all'Urbanistica, Mario Cozzi, che invita i consiglieri tutti a fare sintesi, visto che i documenti (se pur non completi, almeno per ora) ci sono...Per la serie: per altri tipi di approfondimento dovrà pensarci qualcun altro. Se l'assessore intendeva la magistratura...sì, ci sta già pensando. GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI) POLIS