LA PROVINCIA CHIUDE PER QUATTRO GIORNI. SPORTELLO IN LARGO SAN MATTEO: "ENTE IN AFFANNO"
La Provincia chiude dal 10 al 14 agosto. Provvedimento del Presidente. Rimarrà aperto uno sportello per il pubblico, sarà in servizio la Polizia Provinciale saranno in ogni caso garantiti: il servizio di reperibilità sulla viabilità provinciale, le attività improrogabili, il protocollo generale ed il servizio di posta elettronica ordinaria e certificata (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Ma la Provincia chiuderà gli uffici dal 10 al 14 agosto. E’ stato disposto con una deliberazione del Presidente nella quale vengono richiamati gli affanni finanziari e la stagione di tagli oltre misura che le Province stanno vivendo nell’incertezza del futuro. Per i giorni di chiusura dell'ente è stato disposto, a Largo San Matteo, un ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P. – num. telef. 0861.3311), formato da un presidio lavorativo minimo in grado di assicurare risposta alle richieste dei cittadini e del territorio (apertura al pubblico dal lunedì al venerdì: dalle ore 8:45 alle 13:30; il martedì ed il giovedì dalle 15:15 alle 17:30). E’ di ieri la nota del presidente dell’Upi, Achille Variati nel quale si sottolinea che “I numeri da cui il Governo è partito per decidere il contributo delle Province e delle Città metropolitane alla manovra economica 2015 – 2017 sono sbagliati”. Con 1 miliardo di taglio in più nel 2016 che diventano 2 miliardi nel 2017, le entrate delle Province sono completamente azzerate. “Non stiamo difendendo la Provincia – dichiara Variati - ma se i numeri dicono che al netto dei tagli 2015, si fa fatica a dare risposte per la manutenzione e la sicurezza di 130 mila chilometri di strade e di oltre 5.000 scuole superiori, come si fa a pensare di tagliare altri 3 miliardi in due anni, 2016 e 2017, quasi azzerando le entrate delle Province? E’ evidente che i numeri passati al Presidente del Consiglio quando è stata scritta la Legge di stabilità erano sbagliati e rischiano di far fallire una buona legge, la riforma di province e città metropolitane, voluta dal Ministro Delrio”.