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Trentasette denunciati, tra cui venti donne. E' il bilancio del rave party che, da sabato a ieri sera, si è svolto senza alcuna autorizzazione in montagna, nei pressi del rifugio delle Aquile, nella zona di Acquachiara. In oltre 40 si erano radunati, ad una decina di chilometri da Teramo, per un rave party che presumibilmente sarebbe andato avanti per tutta la notte fino a stamattina se non fosse stato per l'intervento delle forze dell'ordine che, di fatto, hanno decretato la fine del raduno è stato bruscamente interrotto dall’arrivo delle forze dell’ordine. I carabinieri hanno identificato e denunciato, in tutto, 37 giovani tra i 18 e i 30 anni, provenienti da Teramo, Pescara, L'Aquila e Chieti ma anche dalle province di Roma, Viterbo, Frosinone, Bologna, Ascoli Piceno, Bari ma anche da Palermo e dalla Romania. Tra i 37, sono stati identificate 20 donne. Sono stati denunciati per reati di tipo ambientale dal momento che il rave si stava svolgendo nell’area del Parco Gran Sasso Monti della Laga, quindi in area protetta dove questo tipo di attività, anche per l’inquinamento acustico, non è consentita. La musica era sparata a tutto volume e le forze dell’ordine hanno trovato anche rifiuti abbandonati. I ragazzi che erano arrivati alla spicciolata hanno iniziato ad allestire un piccolo palco e a montare l’impianto di amplificazione. Poco dopo è partita la prima segnalazione ai carabinieri quando il numero dei partecipanti è aumentato e la musica si è fatta più assordante. Non risultano denunce per droga né per altri reati. Il rave, con l'intervento delle forze dell'ordine, è finito prima del tempo. carabinieri buona caserma