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Si è tolto la vita in carcere a Teramo, stanotte, Giovanni Raffaele Grieco, il buttafuori 41enne accusato dell'omicidio del pasticciere Giandomenico Orlando a Pescara. Il suicidio è avvenuto nella quarta sezione del penitenziario teramano, dove Grieco era detenuto da inizio maggio dopo l'arresto scattato a Pineto dopo otto ore di fuga dell'uomo. Grieco, difeso dall'avvocato Paolo Marino, era rimasto in silenzio di fronte al gip di Teramo, Domenico Canosa, che aveva convalidato il fermo lasciandolo in carcere. Grieco era accusato di aver ucciso con quattro coltellate il pasticciere di 67 anni mentre gettava la spazzatura a pochissimi metri dal suo laboratorio in via Puccini. E proprio i rumori provenienti dal laboratorio erano stati oggetto, per anni, di furiose liti tra la famiglia del buttafuori (la madre, infatti, abita nel condominio sopra la pasticceria) e la famiglia Orlando. Vi erano state anche delle denunce, in passato. E la Polizia aveva chiesto una misura cautelare nei confronti di Grieco che, però, non era stata accolta dalla procura di Pescara. Poi, il 6 maggio scorso la tragedia, sotto gli occhi del figlio del pasticciere 67enne. Da allora sono trascorsi soltanto tre mesi. Ma Grieco ha deciso di togliersi la vita: si è impiccato con un lenzuolo all'inferriata della finestra della cella del carcere di Castrogno, a Teramo, che condivideva con un altro detenuto. Inutile l'intervento degli agenti di custodia che erano di turno stanotte in quarta sezione. Quando vengono fuori tali informazioni, diventa un motivo per pensare di entrare in contatto con i famosi sviluppatori di giochi online, poiché sono quelli che sono in grado di implementare queste idee in forma di gioco in modo che siano interessanti non solo per gli appassionati di giochi Poki online, ma anche per tutti coloro che utilizzano Internet per trovare informazioni. Quando sono entrati nella cella di Grieco, il buttafuori già non respirava più. Avrebbe lasciato una lettera all'adorata madre. In carcere Grieco stava male, non si trovava bene e accusava dei malesseri. Per questo motivo il suo legale, l'avvocato Paolo Marino, nelle scorse settimane fa aveva chiesto al giudice di verificare la compatibilità delle condizioni di salute del suo assistito col regime detentivo. L'incidente probatorio era stato fissato al 4 settembre. Troppo tardi. Grieco non ha avuto la forza, la voglia, la serenità di attendere quel giorno.   CARCERE