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IL PERICOLOSISSIMO RAMO TAGLIATO OGGI DAI VIGILI DEL FUOCO A PORTA MADONNA, DAVANTI AL NEGOZIO DI FRUTTA DELLA FAMIGLIA PANICHI E' SOLO UNA DELLE CONSEGUENZE DEI 40 MINUTI DELLA BOMBA D'ACQUA SCATENATASI SUL CAPOLUOGO LUNEDI' POMERIGGIO. BOMBA D'ACQUA CHE HA SEMINATO, INEVITABILMENTE, TUTTA UNA SERIE DI DANNI. PRINCIPALMENTE ALLE PIANTE, AGLI ALBERI. E' IL CASO DELL'ALBERO, UN'ACACIA, CADUTA GIU' IN VIA MAROZZI, IN ZONA GAMMARANA, LA STRADA CHE COLLEGA VIA DELL'AEREOPORTO ALLE SPALLE DELLA STAZIONE FERROVIARIA CON VIA POTITO RANDI. VIA CHIUSA FINO A QUESTA MATTINA QUANDO, SUL POSTO, DI BUON ORA, SI SONO PORTATI GLI OPERAI DEL COMUNE DI TERAMO PER SEGARE TRONCO E RAMI E RIMUOVERE TUTTO. GLI INTERVENTI DEGLI OPERAI COMUNALI, AD ORGANICO RIDOTTO PER VIA DELLE FERIE, VANNO AVANTI DA SUBITO DOPO LA BOMBA D'ACQUA. DECINE LE PIANTE COMPROMESSE DALL'AZIONE DELL'ACQUA MA SOPRATTUTTO DEL VENTO CHE, IN QUEI 40 MINUTI, HANNO SEMINATO IL PANICO IN CITTA'. ALBERI CADUTI GIU' A COLLEATTERRATO, LUNGO LA STRADA TRA TERAMO E TORRICELLA SICURA. FRONDE DA RIMUOVERE SU CIRCONVALLAZIONE SPALATO E SU ALTRE VIE PRINCIPALI DEL CAPOLUOGO. E ANCORA FRONDE CHE HANNO OTTURATO ALCUNE GRIGLIE DI SCARICO DELL'ACQUA PIOVANA PROVOCANDO ALLAGAMENTI. INTERVENTI, QUESTI, CHE HANNO IMPEGNATO ANCHE I VIGILI DEL FUOCO. LENTAMENTE LA SITUAZIONE STA TORNANDO ALLA NORMALITA'. image