(VIDEO/FOTO) TUTTA PINETO SI FERMA PER L'ULTIMO SALUTO A FEDERICA. IL PAPA' AI RAGAZZI: "AMATE LA VITA"
Un fiume di gente ha atteso l'arrivo del feretro di Federica Petraccia nella parrocchia di San Francesco a Pineto, nel quartiere dei Poeti. Sono iniziati poco dopo le 15.30 i funerali della giovanissima deceduta il giorno di Ferragosto, sotto gli occhi del padre. Lo stesso che fino a pochi istanti prima la portava dietro di sè, su uno scooterone. Tutta la città di Pineto si è fermata per stringersi attorno alla famiglia Petraccia straziata dal dolore. Incontenibile la disperazione di parenti e amici che hanno gremito la chiesa per l'addio a Federica. "Ieri ho sofferto il dolore", la poesia di Alda Merini, ha chiuso l'omelia di Padre Angelo. Il papà di Federica, Fabrizio, ha esortato tutti gli amici e i ragazzi presenti ad amare la vita, a viverla a pieno, ad essere curiosi sempre. Come la sua Federica, la cui vita si è spezzata crudelmente troppo presto.
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Il testo della poesia Ieri ho sofferto il dolore
Ieri ho sofferto il dolore,
non sapevo che avesse una faccia sanguigna,
le labbra di metallo dure,
una mancanza netta d'orizzonti.
Il dolore è senza domani,
è un muso di cavallo che blocca
i garretti possenti,
ma ieri sono caduta in basso,
le mie labbra si sono chiuse
e lo spavento è entrato nel mio petto
con un sibilo fondo
e le fontane hanno cessato di fiorire,
la loro tenera acqua
era soltanto un mare di dolore
in cui naufragavo dormendo,
ma anche allora avevo paura
degli angeli eterni.
Ma se sono così dolci e costanti,
perchè l'immobilità mi fa terrore?
(da "La terra santa")