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Nessuna riapertura di viale Crispi tra la rotonda di porta Madonna e l'imbocco di ponte San Ferdinando. Il tratto di strada davanti alla scuola Noè Lucidi si presenta così, il lunedì dopo Ferragosto. Eppure l'ordinanza del sindaco Maurizio Brucchi parlava chiaro: la chiusura della strada sarebbe dovuta durare dal 10 al 14 agosto. Oggi è 17 e la strada è così, ostaggio di un cantiere che è riuscito a guadagnarsi, nella sua brevissima vita, una doppia protesta per via del taglio dei quattro pini e un'indagine del Corpo Forestale su delega della procura all'indomani dell'esposto presentato dall'Ordine provinciali dei dottori agronomi. I pini non ci sono più e la strada è ancora chiusa. Ma nonostante le polemiche dei giorni scorsi, in piena fase di abbattimento dei pini, sembrano già tramontate in realtà c'è grande attesa per l'esito dell'inchiesta. Numerosi sono gli interrogativi aperti nella vicenda. A cominciare da quelli sollevati, nell'esposto, dall'Ordine degli agronomi. L'abbattimento dei pini non è stato autorizzato dal Corpo Forestale. La Forestale ha emesso un parere sullo stato di salute dei quattro pini e girato relativa comunicazione (non autorizzazione e non un verbale) agli uffici del Comune. In nessun caso, come si legge nel parere e come previsto dalla normativa, la Forestale può vantare alcuna competenza in materia di Piano Regolatore: motivo per cui, indipendentemente dal parere della Forestale, qualsiasi decisione di merito era, è e resta in capo al Comune. Decisione (l'abbattimento) che, però, fanno notare nell'esposto gli agronomi, doveva essere supportata obbligatoriamente da una relazione di un tecnico abilitato: o un agronomo o un forestale (da non confondersi con un agente del Corpo Forestale). Esiste questa relazione firmata da un tecnico abilitato? A quando risale? E' stata firmata da un agronomo o da un forestale? O da un ingegnere o un geometra? Stando a quanto si è appreso la procedura non prevede una semplice "verifica a vista" delle condizioni di un albero bensì una verifica pratica, supportata da strumentazioni tecniche specifiche come un "resistograph" che accerti il livello di stabilità biomeccanica della pianta. E nel caso specifico dei quattro pini? L'Amministrazione comunale ha sempre citato il parere del Corpo Forestale (non vincolante) ma mai una relazione tecnica. Inoltre, sempre stando agli atti, nel parere della Forestale non si autorizza nulla bensì si indica la pendenza di alcuni pini e si suggerisce la sostituzione degli stessi "in caso di eventuale abbattimento". L'inchiesta della procura va avanti celermente. E l'Ordine degli Agronomi attende di entrare in possesso della documentazione richiesta, tramite accesso agli atti, al Comune di Teramo. I pini, intanto, sono stati abbattuti. A chiarire la regolarità del tutto, sarà la magistratura. via chiusa noè lucidi 17 agosto 11863262_888919364527677_1026448972430605006_n