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Riprende il processo d'appello per il caso Savona-Teramo con 37 minuti di ritardo rispetto al programma fissato dalla corte d'appello federale. Fuori dall'NH Hotel si vedono alcuni tifosi biancorossi. In aula il president Campitelli, il vice Cimini, Schiacchioli, il medico D'Ugo, lo staff, i legali. E per l'Ascoli, il direttore Lovato e i difensori. Per la sentenza bisognerà aspettare la giornata di domani, sia per il Savona e per il Teramo, sia per il caso Catania, sia per Dirty Soccer. E non si esclude che slitti addirittura a domenica. IL PROCESSO SI É CHIUSO ALLE 13. ORE 12,35 - Il procuratore definisce "marginali e secondarie" le contestazioni del Campitelli rispetto all'impianto accusatorio ma senza mai fornire una incisiva offerta alternativa. Ricostruzioni che mirano a contestare e non a proporre altro rispetto a quanto sostenuto dalla procura. E parla di equivoco sulla presenza di Campitelli in quei due incontri: il dato certo "é riscontrato nelle dichiarazioni rese da Barghigiani". ORE 12.19 - Prende la parola la procura col sostituto Tornatore:"Nessumo degli interventi dei legali del Teramo ha minimamente scalfito la tesi della procura. Non solo il castello non é stato demolito né scalfito, tantomeno in alternativa é stata fornita nemmeno una capanna di fango e paglia. Le richieste di proscioglimento avanzate non sono ammissibili". E ancora: "Non vi sono ragionevoli strade alternative a quella tracciata dalla procura, nonostante la notevole capacità espositiva dei legali del Teramo. Nulla ha consentito di ricostruire alternativamente i fatti di causa". ORE 12.01 - Prende la parola l'avvocato Giovanni Di Giandomenico che evidenzia il clima generale "affatto favorevole dell'opinione pubblica". Chiede la riammissione in serie B del Teramo "perché é un risultato conquistato sul campo". ORE 11.59 - "Alla luce di tutti questi recentissimi precedenti riteniamo che l'unica accettabile condanna per il Teramo, qualora venisse riconosciuta la responsabilità oggettiva, é l'assegnazione di 2 punti di penalizzazione".  ORE 11.52 - L'avvocato Chiacchio evidenzia le incongruenze sulle decisioni recenti assiste in materia di giustizia sportiva, sempre in presenza di accuse di responsabilità oggettiva. E cita il caso Grosseto:"Ben 8 gare combinate hanno valso 6 punti di penalizzazione. Una media di 0,45 punto a gara..." E anche in quel caso si cintestava la responsabilità oggettiva al direttore sportivo e addirittura "per una partita decisiva davvero per il Grosseto". E chiede:"Perché allora deve pagare questa voglia giustizialista soltanto il Teramo e il Savona?"   ORE 11.35 - Riprende il processo. É la volta dell'avvocato Eduardo Chiacchio:"é una sentenza figlia della fretta, inammissibile, inconcepibile, incomprensibile. Figlia della sofferenza dei giudici di dover ad ogni costo fornire una parvenza di colpevolezza a chiunque sia capitato a tiro...". Alla difesa dell'Ascoli Picchio "va tutto il mio apprezzamento perché ha dedicato tutta la  sua strategia nel sottolineare la sussistenza della responsabilità oggettiva e non della diretta. Tutti i miei complimenti davvero, lo hanno capito anche loro...".   DICHIARAZIONI DI GIANNI LOVATO (DS ASCOLI PICCHIO): "Improvvisamente la società Teramo Calcio, solo in appello, tira fuori la prova del medico di staff che in quell'ora famosa va a somministrare un ansiolitico a Campitelli".   ORE 11.14 - PAUSA ORE 11.09 - "Dubbio ragionevole e non smentibile che non può non risolversi se non col proscioglimento dell'imputato": l'avvocato Cerulli Irelli cita il passaggio della sentenza di Grosseto emessa dalla Corte federale presieduta sempre da Mastrandrea, e lo applica al caso-Campitelli, riferendosi alla contestata presenza in albergo in quell'ora fatidica in cui si sarebbero, al contrario (secondo le accuse), tenuti gli incontri incriminati pro-combine. Da qui la richiesta di prosciogliere Campitelli e di conseguenza far cadere ogni addebito in capo alla società Teramo Calcio. ORE 10.59 - Prende la parola l'avvocato Vincenzo Cerulli Irelli:"Avrà diritto anche Campitelli di andarsi a riposare prima di una partita come quella...É inaccettabile che la procura e il Tribunale ritenga l'esatto contrario, solo per una dichiarazione di Barghigianinche dice di aver incontrato il presidente solo per 5 minuti per parlare della vendita della societa". Dichiarazione che secondo la difesa non regge. Indizi gravi, precisi e concordanti quali sono a carico del Campitelli? ORE 10.43 - "Campitelli é stato monitorato minuto per minuto, non si é svincolato perché, come testimoniato da immagini, interviste tv etc..., era con la squadra e con i tifosi a festeggiare. Il secondo incontro incriminato non c'ë mai stato". ORE 10.23 - L'avvocato Cozzone insiste sulle situazioni in cui erroneamente sarebbe stato tirato in ballo il presidente Campitelli. E ricostruisce il 2 maggio. Alle 10 il presidente va a fare una passeggiata lunga ad Arenzano  con staff e incontra i tifosi, verso le 12-12,15 torna in albergo e non pranza. Il vuoto si riferisce ad un'ora in cui secondo la procura si sarebbe incontrato con Di Giuseppe:"Falso" e cita le intercettazioni telefoniche "precedenti e successive" a quell'ora tra le 12 e le 13. Di Giuseppe "non sapeva che l'appuntamento era stato spostato dalle ore 11 alle ore 12,30. Infatti alle 10.52 in una conversazione con Di Nicola scrive:"Uscita di Albissola, l'abbiamo appena fatta noi". Era con qualcuno e di certo, per la difesa, "non era Campitelli" perché appunto "non poteva essere lui perché é documentato che fosse altrove". Di Giuseppe e il suo accompagnatore erano con la Maserati. Non c'era Campitelli. E alle 13 Campitelli era in macchina con Cimini.   ORE 10.11 - DIFESA DEL TERAMO PRENDE LA PAROLA L'avvocato Cozzone cita Ennio Flaiano:"La situazione é grave ma non seria". E commenta la sentenza di primo grado "che ha ferito a morte delle persone ma anche una città. Abbiamo visto qui davanti ieri i tifosi teramani, famiglie, bambini, che testimoniavano e testimoniano cosa sia il calcio e il Teramo calcio rappresenti per la città". Calcio che la sentenza di primo grado di fatto "tenta di cancellare". Parla di un presidente Campitelli "distrutto" e definisce "non serie e insussistenti" le memorie e controdeduzioni degli altri. Alla pagina 17 della sentenza si decide la morte sportiva di Campitelli e del Teramo. "Mai numero fu più funesto...", dice Cozzone.   ORE 10.09  - Parla Dellepiane:"Il collegio possa vedere una persona estranea ai fatti. Ci tengo a precisare che non ho mai saputo nulla di questa questione. Del resto quando in precedenza ho avuto sentore di illeciti non ho esitato a denunciarli".     ORE 9.37 - L'avvocato Chiappero (legale Juve) interviene per primo in difesa del Savona e del presidente Dellepiane. "La sentenza porta con sè un errore che rende fuorviante la lettura di tutto ciò che avviene successivamente". Cita sms, orari, incoerenze presunte sulla "lettura" che la procura ha dato a "linguaggi criptici" che non sono stati correttamente interpretati. Interpretazioni senza supporto logico, quelle adottate dalla procura. "Se deve essere responsabilità diretta, devono esserci prove concrete. E qui non ve ne sono..."