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"La Regione Abruzzo si opponga all' attuazione del decreto Sblocca Italia". L'invito al governatore Luciano D'Alfonso a fare le barricate contro l' articolo 35, che prevede 12 nuovi inceneritori sul territorio nazionale di cui uno in Abruzzo è il comitato 'Zero Waste Teramo' per il quale il decreto oltre ad interferire con i programmi regionali, interverrebbe sull'autonomia della Regione Abruzzo prevedendo un impianto di incenerimento non contemplato dal Piano Regionale Rifiuti di cui alla legge regionale 45 del 2007. "Il territorio abruzzese è già abbondantemente martoriato dall'inquinamento da rifiuti, avendo sul suo territorio, densamente abitato e a prevalente vocazione turistica, la discarica abusiva di rifiuti tossici più grande d'Europa, con ricadute negative sull'ambiente e sulla salute - afferma in una nota il presidente del comitato Zero Waste Teramo, Luciana Del Grande - gli inceneritori sono infrastrutture 'pesanti', molto costose, che richiedono alimentazione con flussi di indifferenziato garantiti per 25 anni, deprimono la raccolta differenziata e, per ammortizzare l'investimento, inducono a produrre sempre più rifiuti". Il risultato, per il comitato, sarebbe che in molti comuni della Regione Abruzzo, e in particolare nel territorio teramano, realtà virtuose che puntano sulle buone pratiche e che già fanno registrare obiettivi del 60-70 per cento di raccolta differenziata sarebbero costrette a rivederli al ribasso. "Se questo tentativo passasse - conclude Luciana del Grande - si brucerebbe l'opportunità di estendere sempre più le buone pratiche verso rifiuti zero". rifiuti cartecchio