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A distanza di quasi quattro mesi dall'arresto nell'ambito della prima tranche dell'inchiesta della Dda di Catanzaro sul calcioscommesse, denominata Dirty Soccer, l'ex responsabile dell'area tecnica dell'Aquila calcio Ercole Di Nicola è tornato in libertà. Anche gli ultimi gip competenti, quelli dei Tribunale di Teramo e Velletri, hanno infatti revocato la misura a carico dell'uomo, disponendone comunque la presentazione alla polizia giudiziaria. Di Nicola era agli arresti domiciliari dallo scorso 19 maggio, quando fu fermato mentre si trovava al Casinò di Venezia. Dopo la dichiarazione di incompetenza del gip di Venezia e successivamente di quello di Roma gli atti a carico di Di Nicola erano stati inviati a cinque diversi tribunali:Teramo, Rimini, L'Aquila, Catanzaro e Velletri, con il suo legale, l'avvocato Libera D'Amelio, che aveva provveduto a presentare istanze di revoca a tutti i gip competenti (e a ripresentare, nelle more dell'attesa del Tribunale del riesame, laddove erano state respinte). Di Nicola oltre che nella prima tranche di Dirty Soccer era finito davanti alla giustizia sportiva anche per la presunta combine Savona-Teramo, con la Corte federale d'appello che solo qualche giorno fa per questo episodio ha confermato a suo carico la condanna a cinque anni di inibizione, alla preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc e all'ammenda di 100.000 euro. "Adesso con Ercole tornato in libertà - ha commentato l'avvocato D'Amelio - ci prepariamo al ricorso al Collegio di garanzia di Coni, per il quale aspettiamo le motivazioni della Corte d'appello" ercole di nicola