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Inaccettabile per tanti genitori teramani il corto circuito che si è venuto a creare con gli uffici delle Politiche Sociali del Comune. Tra errori, mancate comunicazioni preventive e promesse di risposte mai arrivate. Emblematico il caso di un papà, Loris Di Bartolomeo, che ha scoperto che il figlio..."è soltanto un numero di protocollo per il Comune". Dal 1 agosto, da quando è partita la compartecipazione, sono trascorsi 40 giorni. Le famiglie e i disabili non ne possono più. Una questione di dignità calpestata per chi è costretto a pesare sulla famiglia: "Non ce la faccio da sola al pomeriggio, deve aiutarmi mia figlia di 20 anni...E io mi sento ancora di più un peso...", commenta con le lacrime agli occhi una mamma sulla sedia a rotelle. GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI) disabili1