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Qualcuno lo ha ribattezzato il piano "Attila": quello con cui il Comune di Teramo ha estirpato i pini davanti alla scuola Noè Lucidi. Una scelta oggetto di dure contestazioni. Ma il cosiddetto Piano Attila (col riferimento implicito all'assessorato ai Lavori Pubblici) riguarda adesso anche alcuni cantieri aperti in citta' e che prevedono la demolizione non di alberi ma di manufatti. Il consigliere comunale del PD, Alberto Melarangelo, mette in allarme l'amministrazione: "Non sono catapecchie ma rappresentano una spicchio di storia di questa città". E ne propone il recupero: "Le somme previste per la demolizione vengano impiegate per rimettere in sesto la struttura. Il Comune, poi, la può mettere a disposizione delle associazioni visto che c'è emergenza di spazi in città". GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI) STAZIONE MANUFATTO