VIDEO / DUECENTO EURO PER UN MINUTO DI VOLO. DAL 2016 IL SOCCORSO IN MONTAGNA, IN ABRUZZO, SARA' A PAGAMENTO
Il soccorso in montagna presto in Abruzzo sarà a pagamento. Ennesimo tavolo tecnico in Regione, con i consiglieri del PD Luciano Monticelli e Pierpaolo Pietrucci, che per primi, hanno avviato la discussione con tutti i referenti del soccorso alpino (Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Forestale, Vigili del Fuoco, CAI ecc….) Ad oggi il soccorso per chi si trova in difficoltà, in primis sul Gran Sasso, non si paga. Ma sono numerosi i casi in cui ci si ritrova a prestare soccorso a sprovveduti, turisti che magari affrontano la montagna con un equipaggiamento inadeguato e senza l'attrezzatura giusta. La persona soccorsa in Abruzzo non paga nulla. Eppure, conti alla mano, un minuto di volo di un elicottero medicalizzato può arrivare a costare anche 200 euro. Di soldi nostri. In Austria e in Slovenia, a pochissimi chilometri dal confino italia, farsi soccorrere in montagna ha un prezzo. Anche salato, a seconda dell'importanza dell'intervento. In Trentino Alto Adige, Val d'Aosta e Veneto, le regioni a più alta vocazione montanara, si è deciso di istituire un ticket per ogni chiamata da far pagare al cittadino in emergenza. Linea dura, da poco, anche in Lombardia contro le imprudenze in montagna e in Piemonte dove si sta lavorando al medesimo provvedimento che prevede l'introduzione del ticket a pagamento. In Abruzzo si corre verso questa direzione. Facciamo qualche esempio: chi si fa soccorrere in Trentino paga così, un ticket da 30 euro se è un ferito grave; da 110 euro se è un ferito lieve e ben 750 euro per una persona illesa. In Lombardia per l'intervento di un'ambulanza con infermieri, medici e soccorritori, all'ora, si paga tra i 56 e i 115 euro. E se interviene l'elicottero, si può pagare fino a 780 euro. E gli introiti finiscono nel Sistema Sanitario Nazionale e no n nelle tasche del Soccorso Alpino. La Regione Abruzzo, dal canto suo, conta di far approdare in Consiglio la proposta di legge tra fine anno e l'inizio del 2016. Obiettivo: stop allo sperpero di denaro pubblico.
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