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Il decreto "salva-banche" approvato dal Governo per salvare Cassa di risparmio della Provincia di Chieti, Banca delle Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio e Cassa di Risparmio di Ferrara "è un bagno di sangue per oltre 100.000 azionisti ed obbligazionisti frodati, destinatari di obbligazioni subordinate, in massima parte senza le previste e doverose informazioni sulla rischiosità dell'investimento". E' quanto affermano in una nota Adusbef e Federconsumatorin che parlano di un presunto "piano diabolico ideato da Banca d'Italia, approvato a scatola chiusa dal governo, che non ha analizzato chi avrebbe poi pagato il conto delle perdite, cioè azionisti e titolari di bond subordinati, che si ritrovano in mano carta straccia nell'ennesimo scandalo di 'risparmio tradito'". "Una vera e propria doccia gelata per oltre 100.000 risparmiatori, con obbligazioni carta straccia per circa 750 milioni di euro", denunciano Adusbef e Federconsumatori, che sospettano l'adozione dello stesso schema per Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e Monte dei Paschi di Siena. Intanto, Confartigianato Imprese Chieti ha lanciato una class action per tutelare gli oltre 500 risparmiatori coinvolti nel caso delle obbligazioni subordinate di Carichieti per un ammontare totale di 25 milioni di euro. L'associazione ha messo a disposizione i suoi legali per tutelare i risparmiatori che hanno investito nelle obbligazioni. Molti risparmiatori, evidenziano da Confartigianato, sono stati indotti a sottoscrivere le obbligazioni senza avere la minima cognizione sui rischi collegati. Danneggiato anche Creditfidi, il Consorzio fidi di Confartigianato, che si è visto azzerata la propria obbligazione di 150mila euro". Per Confartigianato c'è un'assoluta ed impellente necessità di trasparenza. CARICHIETI