Dodici cuoche delle scuole teramane da due mesi senza stipendio per colpa del Comune che non paga le fatture alla ditta? Dipendenti dell'Ati formata da Vivenda e Pap pronte, come annunciato dalla Cgil, anche a scioperare. Ma al cospetto del Prefetto, Valter Crudo, nell'incontro di questa mattina durato meno di un'ora alla presenza anche del presidente della provincia, Renzo Di Sabatino, si è scoperto come stessero le cose. Nessuna responsabilità diretta del Comune che ha firmato la determina di liquidazione di circa 150mila euro per i mesi di settembre ed ottobre. Il problema era e resta in capo all'Ati, capitanata dalla Vivenda (col 70% mentre la Pap compare col 30%). All'incontro in prefettura non ha preso parte il sindaco Brucchi bensì l'assessore Piero Romanelli: "Ogni volta che c'è un problema in automatica diventa colpa di Romanelli e Brucchi. Stavolta non è così, anzi. La mancanza di liquidità in capo alla Vivenda (che rientra nel gruppo la Cascina finita sott'inchiesta e destinataria di un provvedimento di congelamento di alcune somme) ha ritardato i tempi di versamento del 30% della quota alla Pap.Da gennaio 2016 il Comune provvederà al pagamento disgiunto della fattura, onde evitare questi grovigli...". Il Comune pagherà la mensilità di novembre non appena sarà arrivata la fattura dal privato. Soddisfatta la Cigl Teramo che però mantiene accesi i riflettori su un problema che, purtroppo, potrebbe riproporsi. GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI)