Un reparto maternità non merita più premure e attenzioni di un reparto in cui, sanitari e familiari, prendono per mano il paziente fino alla fine della sua vita. Siamo entrati nell'Hospice di Teramo, l’ex sanatorio dell’ospedale Mazzini. Inaugurato due anni fa, era il 18 dicembre del 2013, accoglie i malati inguaribili, i malati terminali. Loro al centro, con dignità fino all'ultimo giorno. Per questo gli spazi a disposizione di paziente e familiare che lo assiste, provano ad assomigliare il più possibile ad una "casa". La struttura ospita 10 camere che possono accogliere fino a tre persone (il malato e due familiari) e sono dotate di tutti quegli accorgimenti utili ad alleviare le sofferenze di quella fase: letti ultramoderni smontabili e con materiali lavabili, una sala cinema e una per la musicoterapia, connessione wi-fi e una sala giochi per bambini. L'Hospice è dotato di cucine ed elettrodomestici utili ad avvicinarsi il più possibile all'ambiente-casa: qui i familiari dei pazienti possono rimanere h24, cucinarsi, trascorrere del tempo anche in una sala internet dedicata. E c'è anche uno spazio dedicato alla ludoterapia. Un Hospice definito da molti, in Abruzzo, all'avanguardia. Eppure manca il personale: medici, psicologi, infermieri. Visto che il personale che si occupa dei dieci pazienti dell'hospice devono coprire anche il territorio, l'assistenza domiciliare di decine di persone su tutta la provincia di Teramo. Un numero di posti letto che dovrebbe essere in realtà più alto, se rapportato alla realtà abruzzese degli altri hospice tra Pescara, Chieti, Avezzano, L'Aquila, Sulmona. Un rapporto posti letto-popolazione che vede la provincia di Teramo penalizzata rispetto al resto delle asl abruzzesi. L'accesso all'hospice è stabilito da linee guida che danno il diritto di ricovero a quei malati che hanno un’aspettativa di vita inferiore a un anno, ma non inferiore ai 7 giorni. Ricoverati, purtroppo, anche dei giovanissimi. Le liste d'attesa ci sono e, per questo tipo di patologie, il tempo è il nemico più grande. Tempo invece sta scorrendo e nulla si muove per ristrutturare il primo piano dell'ex sanatorio dove, teoricamente, dovrebbe essere allestita la farmacia ospedaliera e alcuni uffici amministrativi della direzione. Ma per adesso l'unica ala ristrutturata è quella dell'hospice. GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI)