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Si parla di lui, ma lui non c'è. Non può esserci perchè è incompatibile in base all'articolo 9 dello statuto: a fare le veci di Milton Di Sabatino sullo scranno da presidente del Consiglio comunale è Franco Fracassa durante l'assise in cui si discute la mozione di sfiducia, così come proposto dalla consigliera Paola Cardelli. "Milton, amato da pochi, detestato da molti", ha dichiarato la Cardelli in aula, "ha superato ogni limite, la sua scorrettezza durante i lavori consiliari è sempre stata sotto gli occhi di tutti". E ancora: "Non esiste nella storia un presidente del Consiglio con i precedenti di Milton Di Sabatino", ha insistito la Cardelli, facendo riferimento al ruolo da "stampella" della maggioranza del primo-Brucchi nonostante sedesse sugli scranni della minoranza. Un passaggio rimarcato dal capogruppo del Pd, Gianguido D'Alberto, che ha parlato di "una giornata importante non solo per il Pd ma per questo Consiglio comunale. Può ripartire oggi un nuovo corso...", accusando il presidente Di Sabatino "di non essere mai stato super partes ed obiettivo, ma operando sempre in organico con la maggioranza, approfittando del proprio ruolo da Presidente". Milton Di Sabatino un minuto dopo la fine della seduta incontrerà gli organi d'informazione per una conferenza pubblica in cui dirà la sua. IMG_3629 IMG_3631 A dirsi a favore della sfiducia sono quasi tutti i consiglieri di minoranza e il consigliere Micheli, mentre voteranno contro la mozione i consiglieri di maggioranza. Non solo. A votare contro la sfiducia anche il consigliere di opposizione, Gianluca Pomante e Alessia De Paulis che oggi ha lasciato Forza Italia e il suo ruolo di capogruppo per confluire nel gruppo civico di Dodo: "Teramo Soprattutto". Stando alle previsioni, è confermato che Milton rimetterà il mandato nelle mani del sindaco Brucchi già stasera e fino al 16 gennaio, giorno dell'azzeramento di giunta (e di tutti gli incarichi connessi, tra cui la Presidenza dell'assise civica), nulla accadrà. La seduta è iniziata tra le urla e le contestazioni dell'opposizione, quando il presidente pro tempore Fracassa ha proposto di dare la parola solo ai capigruppo per dieci minuti: "Ci vuole tappare la bocca", questa l'accusa rivolta a Fracassa. Al punto che si è ritenuto di sospendere il Consiglio e, dopo un confronto nella stanza del sindaco con i capigruppo, si è deciso di dare la parola a tutti i consiglieri per cinque minuti. Alle 19.15 la votazione: la maggioranza tiene (19 a 12) ma adesso si attendono le decisioni di Milton, che avrebbe promesso al Sindaco di dimettersi se non sfiduciato dalla stessa maggioranza che l'aveva eletto. Alle 19.30 Milton Di Sabatino dichiara che: "Non mi dimetto e non rimetto il mandato ma do' la mia disponibilità al Sindaco. Ringrazio la maggioranza che ha tenuto fede a quello che ha detto e Pomante che con le sue dichiarazioni ha dimostrato di essere una persona meritevole.  Saro' il presidente di tutti, super partes, voglio dire a Claudio Ferrante che non volevo offenderlo, io sono sempre stato vicino ai problemi dei disabili. Ringrazio anche la Cardelli grazie alla quale ora conosco la sua indole e la sua cultura. Voglio aggiungere anche che non meritavo questa mozione di sfiducia perchè mi sono sentito imputato del nulla". Dure anche le dichiarazioni di fine consiglio del Sindaco di Teramo che ha duramente colpito il Pd e l'opposizione che ha abbandonato l'aula per protesta mentre è rimasto comodamente seduto Antonio Filipponi che Brucchi ha voluto, invece ringraziare prendendo subito la palla al balzo per criticare una minoranza "inesistente o quasi". Brucchi ha poi annunciato grandi sorprese per il 15 gennaio quando ci sarà l'azzeramento della Giunta.     image image MILTON 20151217_162942 20151217_160328 20151217_162014 20151217_160344 20151217_160328