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E' indagata un'altra persona per la morte di Giulia Di Sabatino, la giovane tortoretana che si sarebbe lanciata dal cavalcavia dell'A14 il giorno del suo 19esimo compleanno. Si tratta del giovane di 25 anni che ha avuto un rapporto sessuale con Giulia prima di accompagnarla su quel cavalcavia. Il sostituto procuratore di Teramo, Irene Scordamaglia, lavora sulla ricostruzione delle ultime ore di vita della giovane cameriera sulla cui morte è aperta l'inchiesta per istigazione al suicidio. Il 25enne iscritto nel registro degli indagati era alla guida della Panda rossa che la sera del 31 agosto 2015 ha portato Giulia su quel cavalcavia. Già a dicembre era stato sentito come persona informata sui fatti e in quell’occasione ai carabinieri aveva raccontato che quella sera aveva avuto un rapporto sessuale con Giulia e volontariamente ha fornito il suo Dna sottoponendosi all’esame del tampone. La procura ha disposto anche nuovi accertamenti tecnici sui telefoni cellulari e sui computer non solo del 25enne indagato ma anche di quelli in possesso dell’altro indagato: l’uomo che con il suo scooter quella sera diede un passaggio per un tratto di strada alla giovane donna incontrata vicino al bowling. L'unica certezza sul caso è che i genitori di Giulia, che in più occasioni hanno rivolto appelli per fare chiarezza sulla morte della figlia, hanno sempre escluso che si sia tolta la vita. Giulia-a-e1447941510830 suicidio giulia di sabatino