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tribunale-teramo-3"Tu stai qua, io e te dobbiamo parlare. T..., ti ammazzo, ti brucio dentro la macchina, non ti lascerò vivere con lui". Insulti, minacce e in un caso anche uno schiaffo e uno sputo in pieno volto, che sono costati ad una donna teramana di 54 anni, al termine dell'udienza preliminare davanti al gup Domenico Canosa, il rinvio a giudizio per stalking e lesioni. I fatti contestati alla donna risalgono a giugno del 2014 quando, secondo l'accusa, in più occasioni avrebbe perseguitato la giovanissima amante del compagno seguendola, inviandole messaggi offensivi, telefonandole a tutte le ore per insultarla e minacciarla. Ma non solo. Perchè in un'occasione sarebbe anche arrivata a sputarle e a schiaffeggiarla. Ma il processo che si aprirà nei prossimi mesi non è l'unico guaio giudiziario per la donna. La cinquantaquattrenne teramana, infatti, il 9 febbraio comparirà davanti ai giudici anche per un altro processo che la vede imputata, questa volta per lesioni personali, nei confronti dell'ormai ex compagno. Perché appena un mese dopo aver schiaffeggiato l'amante dell'uomo la donna, al termine di una discussione col partner, lo avrebbe accoltellato. Secondo quanto ricostruito all'epoca dei Carabinieri quel giorno la donna e l'ex compagno, che lavoravano insieme in un ristorante, avrebbero avuto una discussione e la donna, in un impeto di rabbia, gli avrebbe lanciato contro un coltello colpendolo ad un fianco. Una vicenda, quest'ultima, per la quale a processo è finita non solo la signora, ma anche lo stesso compagno che deve rispondere di favoreggiamento personale. E questo per aver sostenuto, davanti ai Carabinieri, di essersi ferito da solo mentre stava lavorando evitando così l'arresto in flagranza della donna. Sempre l'uomo, inoltre, è a sua volta indagato in un altro procedimento per maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna.