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Nuova protesta dell'associazione Aned e dei dializzati teramani, davanti al secondo lotto dell'ospedale Mazzini per denunciare, da un lato, la carenza di parcheggi riservati, dall'altro, incivilità di chi occupa quei pochi posti rimasti abusivamente. I dializzati proseguono nella richiesta di interventi da parte della Asl che, dal canto suo, stando a quanto si è appreso, una soluzione l'ha trovata. L'area dei parcheggi davanti all'ingresso del secondo lotto dell'ospedale sarà riservata alle categorie protette: disabili, dializzati, trapiantati e donatori di sangue (oltre chiaramente a continuare ad essere utilizzata nei casi di emergenza...). L'accesso sarà regolamentato dalla sbarra, già esistente da mesi ma ancora mai attivata, con la predisposizione di un videocitofono collegate alla due telecamere già installata sulla sbarra d'ingresso e di uscita da questa zona di sosta, attualmente alla mercé di tutti gli utenti del Mazzini, col corollario di posti riservati a determinate categorie, come appunto i dializzati, ma occupati abusivamente. Le due sbarre già ci sono, così come ci sono le telecamere e basta collegare i videocitofoni: la Asl conta di concludere la procedura amministrativa (privacy inclusa) a stretto giro e garantire così il parcheggio alle categorie protette il più possibile a ridosso dell'ingresso. Dal canto suo, l'associazione Aned presieduta da Eleonora Corona non intende abbassare la guardia e continuerà a protestare fino a quando non si saranno visti riconoscere almeno il diritto ad un parcheggio. Questa mattina alla protesta si è presentata il vice sindaco del Comune di Teramo, Mirella Marchese, per riferire ai dializzati che della questione se ne sta occupando anche l'amministrazione Brucchi. sbarre area sosta ospedale mazzini 12321242_10206026293751822_7917722342700459441_n