• CANTORO
  • MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie
Era il problema vitale. Ci sono voluti oltre quattro anni e una mole di interessi su un maxi mutuo da pagare all'Unicredit, prima di aver a disposizione tutti i fondi Fas per chiudere la "partita eterna" dei costi sostenuti per la cabinovia La Madonnina dei Prati di Tivo. I famigerati Fas, dopo non poche peripezie ed una lenta elargizione in tranches, sono arrivati tutti e la Gran Sasso Teramano spa, partecipata di Provincia e Camera di Commercio, torna a respirare: "Abbiamo azzerato ogni debito e la società adesso è finanziariamente sana, vanta un importante patrimonio immobiliare e ha recuperato la possibilità di avere accesso al credito per perfezionare degli investimenti", rende noto l'amministratore unico Marco Bacchion che coglie l'occasione per ringrazia chi, a vario titolo e ciascuna per le proprie competenze, ha contribuito a "risolvere il problema": dai presidenti della Provincia di oggi, Renzo Di Sabatino, e di ieri, Valter Catarra, all'onorevole Paolo Tancredi. Risolta la pesantissima questione-debiti (il mutuo acceso per la cabinovia dei Prati ammontava ad oltre 12 milioni di euro), la Gran Sasso sfrutta l'alienazione all'asta di alcuni beni da parte dell'ex Sangritana oggi Tua (era operativo a Campo di Giove). In attesa di trattare sul prezzo di una pista di pattinaggio, la società teramana ha acquistato un "tappeto mobile" che farà le funzioni di un sky-lift e, dalla primavera in poi, potrà associarsi ad un "tubing" che è stato già acquistato dal Consorzio che ha in gestione gli impianti di risalita: in sostanza, il tappeto mobile verrà adibito a "campo scuola" e, spiega Bacchion, "va a dare una risposta alle reiterate richieste da parte dei operatori, dei maestri di scii, per consentire il trasferimento dei bambini e degli utenti anche adulti". Un tappeto mobile per portare gli utenti, collegato ad un parco giochi funzionante anche d'estate. Quanto è stato speso? Il prezzo a base d'asta era di 28mila euro. Sull'offerta della Gran Sasso Teramano ha rilanciato un Consorzio di operatori e albergatori dei Prati di Tivo (presieduto da Paolo Di Furia). Circostanza che ha fatto rilanciare, a sua volta, la Gran Sasso. Alla fine, iva inclusa, la società teramana se l'è aggiudicato per 40mila euro circa. GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI) marco bacchion (2) marco bacchion (1) Cabinovia dei Prati_di_Tivo