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"A oltre due mesi ormai dall’approvazione della delibera sull’adozione del piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, condivisa all’unanimità grazie all’impulso decisivo dell’“Associazione Carrozzine Determinate” ed in particolare del Presidente Claudio Ferrante e del referente provinciale Mauro Pettinaro, l’amministrazione Brucchi disattende i primi impegni assunti confermando la sua inaffidabilità anche  di fronte ad un’esigenza sempre più avvertita su tutto il territorio comunale che, come ci ha impietosamente insegnato la passeggiata empatica dello scorso novembre, risulta sempre più  ostile per i nostri concittadini costretti a spostarsi in carrozzina e, più in generale, a chiunque abbia difficoltà di deambulazione". Lo scrive in una nota a nome di Pd e Teramo Cambia, il capogruppo Gianguido D'Alberto che chiede: "Per quale ragione, in violazione degli impegni assunti, non si è ancora proceduto a convocare, nelle more dell’istituzione della Consulta sulla Disabilità che dovrà avvenire entro marzo, la delegazione rappresentativa delle diverse disabilità chiamata a prendere parte ai tavoli tecnici aventi ad oggetto ogni aspetto relativo al Trasporto pubblico, al traffico e alla mobilità, che, come dimostrano i fatti di questi giorni, é una questione centrale sotto il profilo della dignità sociale dei cittadini più deboli?". Pd e Teramo Cambia sollecitano "la immediata costituzione dell’apposito gruppo di lavoro che avvii fin da subito l’attività di monitoraggio e pianificazione, anche con la collaborazione delle associazioni presenti sul territorio, che porti a censire le barriere architettoniche presenti nel nostro territorio e nei nostri edifici e che conduca, nei brevi termini previsti, alla predisposizione del P.E.B.A., atteso da trent’anni, in attuazione e nel rispetto di quanto obbligatoriamente previsto dalla legge. E si istituisca fin da subito, senza oneri, la commissione comunale sulla disabilità anche al fine di studiare e di adottare finalmente tutte quelle misure previste dalla normativa e volte a garantire l'accessibilità degli esercizi commerciali attraverso l’eliminazione di  quelle barriere che ostacolano l’ingresso  ai negozi e la verifica dell’accessibilità e delle dimensioni  dei servizi igienici nei bar, ristoranti e pizzerie". E ancora: "Al di là delle difficoltà economiche comunali,  solo la volontà politica di mettere in campo una programmazione vera e organica per il superamento delle barriere architettoniche consente di intercettare finanziamenti e contributi fondamentali al fine di migliorare la vita di tante persone diversamente abili. Per gravi responsabilità di una politica sorda e distratta, rispetto alla quale tutte le forze indistintamente dovrebbero chiedere solo scusa, sul tema delle barriere architettoniche a Teramo siamo all’anno zero, come più  volte denunciato. Ma il tempo ormai é scaduto e la tutela della dignità dei soggetti più deboli non può di certo attendere la chimerica risoluzione dei problemi di una maggioranza politica ormai frantumata,  se vogliamo veramente che, sul piano dei diritti fondamentali, Teramo sia la città della solidarietà, una città in cui non esista alcuna discriminazione tra cittadini di serie A e di serie B in attuazione di quel formidabile principio di eguaglianza sostanziale sancito dall’articolo 3, comma 2, della nostra Costituzione", conclude nella nota D'Alberto. disabili