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Il gruppo Pentastellati Montorio 2.0 chiede le dimissioni dell'assessore Agnese Testa. E lo fa in risposta alle dichiarazioni dell'assessore all'ambiente di Montorio al Vomano nel corso del consiglio comunale di sabato scorso, quando si è votata a maggioranza la variante al Prg che consentirà di realizzare l'autodromo in località, San Mauro, inoltra la seguente nota:   Replichiamo al discorso dell'assessore all'ambiente Agnese Testa, tenuto nel corso del consiglio comunale dello scorso 6 febbraio 2016, e a cui ha fatto seguito il Suo voto favorevole a tutti i punti all'Ordine del Giorno, relativi al progetto Autodromo. Cosa vuol dire mettere “amore” nelle cose che si fanno? Non di certo si dimostra amore o affetto, per una causa, ignorandola, rimanendo silenti davanti ad uno scempio ambientale che coinvolge il proprio territorio. Non si dimostra amore, per i principi che si sentono propri, neanche nel momento in cui si decide di tacere nel rispetto di logiche che, seppure interessanti, niente hanno a che fare con la tutela ambientale. “Amore” vuol dire anche coraggio: il coraggio, ad un certo punto, di prendere una direzione diversa dalla via segnata, che ci porta lontano da quello che è il nostro orizzonte valoriale, di sbattere la porta dinanzi ad una situazione confusa e artefatta di cui, un giorno lontano, qualcuno potrà chiedere conto ( ad esempio i nostri figli ). Nella campagna referendaria dello scorso giugno 2015 i volontari del “Fronte del No” posti dinanzi ad una impari lotta con una cordata di lobbyes politiche economiche, decise a depredare una parte del nostro territorio, non hanno potuto opporre altra arma che l'amore, appunto, inteso nel senso di impegno convinto e disinteressato, l'amore di una netta scelta di campo che non lascia adito a dubbi, l'amore della decisione di essere, in tale contesto, “partigiani”, nel senso letterale del termine. La tendenza a voler scaricare la responsabilità dell'attuale situazione sui cittadini che, in buona fede, hanno difeso il territorio, evitando scientemente di analizzare gli equilibri in gioco, non è consono al ruolo di un amministratore che, in quanto tale, dovrebbe rappresentare tutta la cittadinanza ed analizzare le questioni in modo puntuale. E' errata, altresì, l'analisi dell'assessore che riconduce la sua posizione ad una necessità di Coerenza: la definizione di Coerenza è “costanza logica e affettiva nel pensiero e nelle azioni” ( cit. ): è evidente che vi è un errore di terminologia. La promessa rivolta agli altri membri dell'amministrazione di rispettare il risultato referendario, in barba alle proprie intime convinzioni, non può essere definita coerenza ma cieca fedeltà al proprio gruppo di appartenenza. Risultato referendario, tra l'altro, che può essere sottoposto a dubbi ed interpretazioni, sia dal punto di vista giuridico, sia sotto l'aspetto del valore morale. Presupposta la nullità giuridica del referendum stesso, in mancanza di modifica dell'art. 38 dello statuto, come mai si è proceduto ugualmente allo spoglio delle schede invece di ratificare semplicemente il mancato raggiungimento del quorum? Che valore ha, dal punto di vista etico, un referendum in cui solo un montoriese su quattro è espressamente favorevole al progetto autodromo? Un amministratore non dovrebbe rispondere a questioni concrete, sollevate in modo puntuale, replicando in modo semplicistico a mezzo di una “letterina preconfezionata” che evita di rispondere nel merito delle problematiche. Avevamo posto, qualche giorno prima del consiglio comunale del 6 febbraio, dei motivi di riflessione all'assessore all'ambiente Agnese Testa, riguardo la progressiva inutilità del Suo operato, a fronte dell'approvazione del progetto autodromo: alle stesse, non è stata fornita alcuna risposta... Riteniamo, a questo punto, che l'unico modo di uscire da questa imbarazzante impasse sia quello di ricondurre ad unità pensiero ed azioni, a mezzo di doverose dimissioni e nel rispetto del vero significato del sostantivo “coerenza”.

PENTASTELLATI MONTORIO 2.0

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