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Arrivano in Teramo Ambiente gli ispettori della DTL provinciale, la Direzione Territoriale del Lavoro, arrivati al terzo piano del palazzo di via Delfico per sentire sia l'amministratore delegato Luca Ranalli sia alcuni dipendenti amministrativi della partecipata del Comune in merito all'applicazione dei contratti di solidarietà, da un lato, e della cassa integrazione, dall'altro. Una "visita" che non suscita alcun motivo di preoccupazione nell'ad Ranalli che ribadisce l'assoluta legittimità e regolarità dell'applicazione della solidarietà che riguardano soltanto gli impiegati e non gli operai della TeAm. A preoccupare l'ad invece è il futuro del personale della Teramo Ambiente, visto che i contratti di solidarietà scadranno a giugno prossimo. Il taglio dei servizi museali e della pulizia immobili. Ricavi venuti meno e che, in assenza di novità sostanziali, potranno significare "la conferma di quegli esuberi e c'è l'inevitabile rischio di procedere a licenziamenti" dichiara Ranalli. Secondo l'ad, la DTL non ha rilevato alcuna irregolarità e all'indirizzo dei sindacati (eccetto la Uil) che continuano a parlare di "riconoscimenti di livelli ed aumenti di livello", l'amministratore torna a precisare che "si tratta di conciliazioni con i dipendenti, sia in aumento sia in diminuzione: sono state 62 le regolarizzazioni fatte da quando sono arrivato in TeAm". In calce alla delibera che portò agli ultimi 5 "aumenti di livello" (come denunciano Cgil, Cisl e Fiadel) non c'è la firma congiunta del cda. C'è solo quella di Ranalli. Il presidente Pietro Bozzelli e la consigliera Anna Russo, espressione della parte pubblica della società, non firmarono. Altra preoccupazione, resta il cronico ritardo del Comune di Teramo che continua a non pagare. E i debiti del "pubblico" nel bilancio della TeAm pesano sempre.   ASCOLTA L'INTERVISTA INTEGRALE ALL'AD LUCA RANALLI (CLICCA QUI) ranalli brucchi