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Sempre più magra, sempre più sola e sempre più smarrita. Così è apparsa, ai media inglesi, Samira Lupidi. La 24enne di Martinsicuro è accusata di aver ucciso le sue due bambine. Un delitto avvenuto a Bradford, città in cui la giovane viveva da due anni. Era emigrata con il compagno in Inghilterra a caccia di fortuna. Jasmine ed Evelyn, uno e tre anni, vennero uccise all’interno della casa-famiglia  in cui la madre si era rifugiata per sfuggire alle continue liti con il marito Carl Weaver. Lì, forse impaurita dalla possibilità che le bambine le venissero tolte, ha impugnato un coltello e le ha uccise. In mattinata è comparsa davanti ai giudici della Bradford Court e ha pronunciato solo due parole: “Not guilty” cioè “non colpevole”. Il prossimo step del processo è fissato per il 13 aprile quando dovranno essere depositate le perizie dell’accusa e della difesa sullo stato di mente della donna che al momento resta in prigione. Anche oggi non era fisicamente in aula bensì in video collegamento dal carcere di Newhall. Il procuratore Stephen Wood ha riferito al giudice Roger Thomas che il caso ruota attorno alle perizie mediche sulla donna. L’accusa, insomma, sostiene che Samira abbia ucciso le due bambine ma con “una potenziale responsabilità diminuita”. In pratica ci sarebbero i margini per evitare alla giovane il carcere a vita e per trasferirla in una struttura protetta. Tutto, però, dipenderà dall’esito degli accertamenti che psichiatri e psicologi potranno  e dovranno compiere sulla giovane.  Lo stesso Procuratore ha ripetuto che “c’è molta collaborazione fra accusa e difesa per questo caso”. In chiusura il stesso giudice ha anticipato che la giovane dovrà essere presente fisicamente in aula il 9 di maggio quando prenderà il via il processo vero e proprio. samira lupidi3