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Piú del DUP (il documento programmatico approvato oggi non senza difficoltà nel "riscrivere", perfezionandola, la delibera) poté la "teoria gender". Per quanto il sindaco Brucchi abbia ripetuto che quello dei gruppi di maggioranza sia stato "un voto di coscienza" libero e in quanto tale non valutabile in chiave politica...il contrario é serpeggiato dentro e fuori l'aula consiliare. Si é votato cosi: 5 su 7 consiglieri di Futuro In hanno votato a favore dell'ordine del giorno del consigliere arancione Gianluca Pomante, al netto delle assenze dei consiglieri Antonini e Provvisiero (andata via, passando dalla stanza del sindaco, prima dell'inizio della discussione). Tradotto hanno votato a favore Caccioni, Fracassa, Falasca, Quintiliani e Salvi. Chiaramente a favore ha votato Pomante. Si sono astenuti, per Forza Italia, il sindaco Brucchi e il consigliere Grande mentre il capogruppo Ferrante ha votato contro come Teramo Sopratutto, Ncd, la lista civica con Puglia e Campana e Fratelli d'Italia (era assente il consigliere Sbraccia, ha votato solo Micheli). Assente anche il consigliere Narcisi. A non essere digerita bene da qualche consigliere di maggioranza, il voto a favore dell'ordine del giorno espresso dal presidente del Consiglio comunale, Milton Di Sabatino. Ha votato a favore accanto con Pomante e Futuro In. E l'insinuazione di qualcuno é stato:"...almeno ora sappiamo che il presidente é di Futuro In". Fatto sta che tra astenuti, assenti, voti contrari e voti "divisi" (in Forza Italia ad esempio) la teoria gender ha fatto riflettere la maggioranza (che, su richiesta del consigliere Campana aveva anche avuto di nuovo modo, durante dieci minuti di sospensione, di confrontarsi) e fatto commentare agli oppositori: "Il duo Pomante-Gatti ha fallito sul nascere". Ad onor di cronaca, al momento del voto era assente anche il consigliere Pd, Manola Di Pasquale. GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI)