Dopo tre anni di attesa l'ottenimento dell'Aia, l'autorizzazione integrata ambientale, che ha permesso a Veco di riprendere l'attività, sembrava l'epilogo sereno di una vicenda complessa e discussa. E invece no...Le prescrizioni della stessa autorizzazione, che impongono a Veco di realizzare tutta una serie di interventi, in primis il posizionamento di container che fungano da barriera anti-rumore e che aiutino a contenere al massimo le emissioni nell'aria, sarebbero state oggetto di nuove segnalazioni (verbali e non) e richieste di verifiche inoltrate alle autorità competenti, Sovrintendenza da un lato e Comune di Martinsicuro, dall'altro, dal Comitato Difesa Ambiente. Veco ha ricevuto così una doppia attività ispettiva da parte della Polizia Municipale a seguito della quale però, ora, è scaturita una denuncia-querela a firma della dottoressa Anna Vecchiotti, amministratrice della fonderia di via Roma. Per i legali della Veco quelle ispezioni non erano autorizzate. Se e come evolverà la denuncia-querela di Veco nei confronti del comandante della Polizia Municipale di Martinsicuro e dell'agente che insieme a lui ha fatto le contestate ispezioni, dipenderà dall'autorità giudiziaria. L'unico dato certo sembra essere questo: la vita di Veco si conferma tormentata. GUARDA IL NOSTRO SERVIZIO (CLICCA QUI)