Spacciavano cocaina anche in compagnia dei figli piccoli, di due e tre anni. Incuranti di farlo magari tra la gente, incuranti che lì a poca distanza, appostati, ci fossero i carabinieri del Reparto Operativo della Compagnia di Teramo che li hanno fotografati e filmati per giorni. All'alba di oggi, le manette per sei albanesi, tra cui una donna, e l'esecuzione di quattro obblighi di dimora: dieci, in tutto, gli albanesi finiti nei guai nell'ambito dell'operazione "Elio" che ha visto impegnati, per mesi, gli uomini del Reparto Operativo diretti dal maggiore Massimiliano De Luca Speranza e coordinati dal colonnello e comandante provinciale Pier Vittorio Romano. Dei dieci, quattro sono fratelli. E la donna è la compagna di uno di loro. A chiedere ed ottenere le dieci misure cautelari, il sostituto procuratore Andrea De Feis. Svariate le dosi di cocaina sequestrate, per un totale di oltre 6 kg di droga: 80 euro al grammo, per un valore complessivo dello stupefacente tolto dal mercato di circa mezzo milione di euro. Un giro d'affari sicuramente rilevante. Stando a quanto emerso, l'attività di spaccio di cocaina (e in minima parte anche di hashish) avveniva tra Teramo città e le frazioni, in primis San Nicolò. Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi da parte dell'Arma per risalire ad altri albanesi collegati ai dieci finiti nei guai oggi. I carabinieri hanno lavorato per diversi mesi, sfruttando anche le intercettazioni telefoniche dalle quali è emerso che ad acquistare la cocaina erano principalmente professionisti teramani. Proprio alcuni clienti hanno fornito importanti informazioni sullo svolgimento delle cessioni e le generalità degli spacciatori. GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI)